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Fondo perduto e ritardi:
agenzie di nuovo in piazza

megafono protesta_adobe

A ore dovrebbe scattare l’erogazione della prima tranche del contributo a fondo perduto per le agenzie di viaggi e i tour operator, ma è forte il timore che sia l’ennesima attesa a vuoto.

«Siamo arrivati al 22 dicembre e, ad oggi, nessuno tra noi ha avuto i soldi che ci spettano», scrive Maavi, l’associazione nata dalla rete e guidata da Enrica Montanucci che parla di «dignità lesa» e propone una nuova manifestazione di piazza il prossimo 12 gennaio.

«Promesse continue, date che si sono allungate in modo quasi offensivo, fino ad arrivare al primo giorno d’inverno o a quattro giorni da Natale e vedere un’intera categoria di lavoratori umiliata e offesa nella dignità di cittadini di uno Stato che sta perdendo lucidità», sostiene Montanucci, che nonostante tutto non perde (o forse non vuole) la convinzione che nelle prossime ore «probabilmente i fondi inizieranno ad arrivare, fuori tempo utile per essere utili davvero, così in ritardo da servire solo a sanare i buchi fatti per resistere in questi dieci mesi, e ci troveremo i primi di gennaio con metà fondo ancora da ricevere, e niente per andare avanti o provare a fare qualsiasi programmazione di ripartenza».

Montanucci fa un passaggio anche sulla Manovra 2021: «Per renderci ancora più amara la pillola, i primi annunci dei futuri stanziamenti vedono per le agenzie di viaggi e i tour operator solo 100 milioni. Cifra ridicola e insufficiente per garantire qualsiasi cosa. Uno scempio che veramente è così grande da poter essere solo involontario perché nemmeno a programmarlo si sarebbe potuto fare peggio».

Di fatto, si legge nella lettera, «ancora una volta ci troviamo davanti a un governo che si piega con chi fa la voce grossa, e continua a fare orecchie da mercante verso quel settore che per anni ha sostenuto un intero Paese. Arrivati a questo punto, noi di Maavi riteniamo impensabile continuare nella forma di dialogo cortese e professionale che abbiamo cercato di avere con lo Stato. Ma inevitabilmente è arrivato di nuovo il tempo delle proteste di piazza, di scendere in strada per urlare a questi signori che non ci facciamo portare via la nostra dignità, oltre che il nostro lavoro».

Oltre ai soldi già stanziati e che devono giungere urgentemente nelle tasche di adv e t.o., «è bene che si inizi a rivalutare gli stanziamenti futuri per portarli a cifre che dovranno necessariamente essere più congrue e adeguate a sostenere la filiera. Maavi ha presentato le sue richieste, ma soprattutto chiede a tutti, a tutte le associazioni, a tutti coloro che si sentano toccati da una incuria così grande da essere offensiva, di scendere in piazza insieme, il 12 di gennaio a Roma. E di cercare di portare a casa un risultato che sia degno di questo nome».

Ragion per cui, Enrica Montanucci «invita formalmente tutte le associazioni a manifestare insieme, ad andare con una sola voce che rappresenti il nostro orgoglio e la nostra dignità. Noi ci siamo. E ci auguriamo di essere davvero tutti».

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