Formazione e incontri per le adv: i progetti di Aidit

19 Novembre 13:28 2018 Stampa questo articolo

«Ci siamo». Parola di Domenico Pellegrino, presidente di Aidit (Associazione italiana della distribuzione turistica) che pochi giorni fa ha avuto una riunione operativa con il suo team. L’associazione, nata circa sette mesi fa in seno a Federturismo Confindustria, inizia a delineare i propri programmi e progetti in attesa dell’incontro con il ministro Gian Marco Centinaio. «Attendiamo la convocazione insieme alle altre realtà associative. I temi sul piatto sono numerosi».

Intanto, in vista del nuovo anno l’organizzazione – che mira a rafforzare e valorizzare la distribuzione turistica in Italia – ha già in serbo due progetti: «Stiamo mettendo a punto un importante piano di formazione turistica che nasce con un duplice obiettivo: preparare gli agenti di viaggi al futuro e, allo stesso tempo, formare i futuri adv – continua Pellegrino – Di fatto i moduli formativi serviranno a riqualificare chi già opera nel settore ma anche per riavvicinare le nuove generazioni a una professione che ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi anni. Inoltre, vogliamo essere vicini alle varie realtà territoriali, quindi avvieremo una serie di incontri in tutt’Italia per illustrare le nostre linee guida alle oltre mille adv aderenti alla nostra associazione. Una sorta di presentazione itinerante su strategia e obiettivi a medio e lungo termine».

Gli appuntamenti serviranno dunque anche a rafforzare i rapporti con le adv che si affidano ad Aidit e le altre formazioni, come la neonata Adv Unite in Campania, che hanno già scelto di appoggiare l’associazione del presidente Domenico Pellegrino. «I tempi sono cambiati, le aspettative delle agenzie non sono più quelle di un tempo – sottolinea Pellegrino – Il sistema della distribuzione ha superato il ruolo artigianale e deve necessariamente guardare a forme più vicine alla filiera industriale. Le adv devono essere capaci di intercettare le esigenze della nuova clientela e offrire un assortimento giusto di prodotti, grazie a un’organizzazione solida. Chiediamo regole certe per il settore, affinché vengano eliminate quelle aree grigie al confine dell’abusivismo, che riguardano anche la giungla dell’online».

Non solo. Pellegrino guarda anche a Bruxelles e alle direttive europee che nel 2018 hanno avuto il loro impatto sul modus operandi degli agenti. «Avvieremo anche un attività mirata nei confronti delle istituzioni. Non possiamo subire passivamente normative che spesso nascono in contesti molto lontani da quelli italiani».

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Serena Martucci
Serena Martucci

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