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Fotografia della distribuzione turistica: numeri e trend di Fiavet

Luana De Angelis Vice presidente Vicario Fiavet con Onorevole Caramanna

Ad oggi sono 7.100 le agenzie di viaggi attive secondo la ricerca “Focus sul settore agenzie di viaggi in Italia. Effetti post pandemia e nuove prospettive” realizzata da Roberto Gentile per Fiavet Confcommercio e l’Ente bilaterale nazionale del turismo, presentata a Roma, a Villa Medici.

Nel 2019, è stato riepilogato, le agenzie attive erano 9.500. Dunque, nel disgraziato quadriennio a cavallo della pandemia ne sono state chiuse più di 2mila, ma non c’è stata l’ecatombe che in molti esperti e non avevano profetizzato. Anzi, il settore ha dimostrato proprio nel 2024 una rinnovata vitalità visto che nel 2023 le agenzie erano ferme a 6.500 – come appreso dall’Annuario del Turismo a cura di Editoriale 3.0, società a cui fa capo L’Agenzia di Viaggi Magazine – con il ritorno di tanti pentiti del “turismo fai da te” e l’ingresso di tanti nuovi consumatori.

I  NUMERI

Delle 7.100 imprese attive, 6.810 sono dettaglianti puri e 290 ricettivisti. Nel 2023 si sono registrate 300 chiusure, 1.000 l’anno precedente – i dati appartengono sempre all’Annuario del Turismo edito da Editoriale 3.0 – Gli ultimi dodici mesi invece hanno visto la chiusura solo di qualche piccolo operatore, mentre altri hanno ripreso l’attività interrotta a causa del Covid.

Le adv del Nord registrano il fatturato maggiore per il valore più alto del prodotto venduto. Il Sud si difende con la vendita dei due classici dell’agenzia, viaggi di nozze e crociere.

Sulle attuali 7.100 agenzie registrate, 5.425 fanno parte di un network: per Welcome 2.606, Gattinoni 1.519 (Mondo di Vacanze e MyNetwork), Bluvacanze 900, Uvet 400. In totale sono 5.425. Le restanti 1.675 agenzie sono indipendenti (circa 1000) o iscritte a network più piccoli.

Quindi, la maggioranza, della adv sceglie la protezione della rete che offre un potere di d’acquisto maggiore, soprattutto nei confronti dei “grandi” (Alpitour, Costa Crociere, Quality Group, Msc per citarne alcuni), ma anche consulenze, strumenti per il business, gestionali, migliore commercializzazione.

PERIFERIA E CENTRI COMMERCIALI, I NUOVI SPAZI 

Rispetto a qualche anno fa a essere cambiato profondamente è il luogo fisico delle agenzie. Se un tempo il plus per un agente di viaggi era avere una bella sede in centro città, con vetrine piene di offerte di viaggi ben visibili al passaggio, ora anche a causa della desertificazione commerciale che ha colpito tutti i grandi centri urbani, dovuta principalmente allo sviluppo dell’e-commerce, la sede di molte adv si è spostata nelle periferie, spesso anche in uffici e non più su strada.

Una scelta, fatta anche per ragioni economiche, e possibile perché la specializzazione che offrono molte agenzie su alcuni segmenti di prodotto con offerte dedicate, genera una fidelizzazione nel cliente disposto ad andare dove sa di trovarle.

Un altro fenomeno legato alla distribuzione ha spostato il luoghi delle agenzie: quello delle agenzie di viaggi e la gdo, la grande distribuzione, un altro tema ripreso dalla ricerca.

L’AGENZIA DEL FUTURO

Il ritratto dell’agenzia di viaggi di domani è strettamente legato alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale, indispensabili, per esempio, per la gestione dei flussi, per la creazione di pacchetti personalizzati, ma la vera differenza la farà sempre e ancora l’agente di viaggi, che è un professionista preparato, con conoscenza diretta sulle destinazioni, che grazie al contatto con il cliente è in grado di comprendere tendenze, umori e segnali della società, che si avvale di suoi dmc in loco e di partnership con strutture locali, tanto che sono sempre più le agenzie in grado di costruire in proprio pacchetti di viaggi su destinazioni specifiche senza ricorrere ai tour operator.

«L’agente di viaggi del futuro può fare la differenza in mutazioni sociali, economiche e legislative in Italia e in Europa – afferma Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet Confcommercio – Con questa ricerca abbiamo voluto dimostrare che può appartenere a qualsiasi network, può essere in centro di una città, in periferia, in un piccolo comune, ma resta invariato, ed è di fondamentale importanza da 63 anni, il rapporto umano, l’impostazione alla solidità di una tradizione al servizio del turismo e delle persone, che va ben oltre i fattori esterni, e si inserisce nel domani rinnovandosi continuamente, continuando ad essere presente in modo capillare su tutto il territorio italiano».

Tra le priorità in agenda individuate da Fiavet, la lotta all’abusivismo e, sul tema sostenibilità, una proposta di decalogo da condividere con le istituzioni: diversificazione, pianificazione, collaborazione, promozione di pratiche sostenibili, promozione di esperienze autentiche, integrazione con le comunità locali, formazione, valorizzazione dei prodotti territoriali, internazionalizzazione, gestione delle infrastrutture.

L’OPPORTUNITA’ GIUBILEO

Durante l’incontro a Villa Medici, Gianluca Caramanna, consigliere del ministero del Turismo, ha toccato il tema Giubileo: «Sarà un ponte verso il futuro per Roma e per il turismo. L’anno giubilare dobbiamo vederlo soprattutto come un’opportunità unica che ci traghetterà verso i prossimi anni, con un’immagine della città completamente rinnovata, che richiamerà tantissimi turisti».

Caramanna ha anche rassicurato i presenti sui temi caldi del momento: questione Ncc, tassa di soggiorno e turismo scolastico, specificando che, per i viaggi d’istruzione si sta cercando di sentire le parti interessate, per l’imposta di soggiorno i riflettori al momento sono puntati sull’evasione e la concorrenza sleale, e per gli Ncc l’obiettivo è un piano che metta d’accordo la categoria con i taxi, cercando di non scontentare nessuno.

Tornando al Giubileo, più focalizzato sul presente e sui risultati raggiunti fino ad ora dalla città di Roma, nonostante le tante critiche piovute da tutte le parti politiche, l’intervento di Alessandro Onorato, assessore al Turismo del Comune di Roma: «Il Giubileo sarà un successo e cambierà il modello e il volto della città, portando Roma finalmente a un livello europeo e permettendo a tutte le parti in causa di lavorare meglio e con maggiori guadagni, già nel 2025 e nel futuro».

Le foto pubblicate sono state inviate dall’ufficio stampa di Fiavet
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