Fotografia Iata: «Bene il 2017, ora attenzione al caro-carburante»

01 Febbraio 12:15 2018 Stampa questo articolo

Forte crescita della domanda aerea internazionale nel 2017. I dati raccolti da Iata mostrano che la domanda (Rpk, passeggeri trasportati per chilometri operati) per l’anno concluso il 31 dicembre è aumentata del 7,6% rispetto al 2016. Un tasso di crescita annuale medio annuo ben superiore a quello che era stato pronosticato dagli analisti, che si attestava sul +5,5%.

Nonostante il tasso di crescita della domanda a dicembre si sia fermata al +6,2%, il 2017 è stato tra i migliori degli ultimi 10 anni, anche con un incremento della capacità totale del +6,3% e un load factore record dell’81,4%, in aumento di 0,9 punti percentuali.

Per il direttore generale e ceo dia Iata, Alexandre de Juniac, «il 2017 ha registrato un primo periodo di forte crescita con un progressivo assestamento delle perfomance negli ultimi mesi. Un andamento positivo originato da una buona ripresa economica nel mondo. E ora, anche se le condizioni economiche per il 2018 rimangono favorevoli, ci sono aumenti di costi operativi – come quello del carburante – che inducono alla prudenza nel prevedere l’evoluzione del traffico aereo».

Le ottime perfomance dello scorso anno sono guidate dalla macro-regione Asia-Pacifico con una crescita del +9,4%, seguita dall’America Latina (+9,3%) e dall’Europa (+8%), stabilmente leader in termini di quote-mercato. Decisamente rallentata, invece, la crescita in Nord America (+4,8%) e in Medio Oriente (+6,6%). Certamente positivo l’incremento del +7,5% fatto segnare dalla domanda aerea in Africa.

Riguardo, infine, all’andamento del trasporto aereo domestico, la crescita è stata del +7%, trainata dai buoni risultati in India, Cina e Russia. In particolare proprio in Cina si è registrata la più consistente crescita in termini di nuovi collegamenti interni.

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Andrea Lovelock
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