Il terremoto politico in Francia si ripercuote sullo sciopero all’aeroporto di Parigi Orly. L’Unsa-Icna, il sindacato dei controllori di volo, ha infatti revocato l’agitazione prevista da oggi (11 giugno) a giovedì 13, dopo lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale decretato dal presidente Emmanuel Macron, in seguito alla débâcle nelle elezioni europee.
Traffico aereo, dunque, regolare nel secondo scalo d’Oltralpe: lo sciopero avrebbe comportato la cancellazione di un quarto dei voli a Orly questa settimana. Secondo la stampa francese, peraltro, anche la minaccia di sciopero per il 4 e 5 luglio è tramontata. L’Unsa-Icna, che aveva indetto tre giorni di protesta per chiedere ulteriori assunzioni, ha motivato la revoca con “la volontà di non mescolare le questioni interne alla Dgac (Direzione generale dell’aviazione civile) con l’attualità politica del Paese”.
Il sindacato, comunque, denuncia un accordo tra la Dgac e la Sncta – Syndicat majoritaire des contrôleurs aèriens, che si era dissociato dallo sciopero – avvenuto a fine aprile, che prevede misure, in particolare salariali, a sostegno della prevista revisione del controllo del traffico aereo in Francia.