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Francia, sciopero dei treni Sncf: “Impatto limitato”

Sncf_uff.st.

L’Italia chiama, la Francia risponde. Se la “Via Crucis” ferroviaria da noi passa attraverso le due stazioni del prossimo weekend e dello sciopero generale del 29 novembre, i cugini fanno i conti con l’agitazione di Sncf prevista per domani 21 novembre.

Secondo Sncf Voyageurs, lo sciopero dovrebbe comunque avere un impatto limitato sul traffico ferroviario poiché sarà “quasi normale sui Tgv” e “sono previste alcune perturbazioni su alcune linee regionali”. I disagi proseguiranno fino alle 8 di venerdì 22 novembre.

Nel dettaglio, il traffico sarà quindi normale sui Tgv Inoui e Ouigo, mentre circoleranno in media sette treni Ter su dieci. Sul lato Intercité sarà operativo solo un treno su due, senza treni notturni.

Nell’Ile-de-France il servizio sarà “normale o quasi normale” sulla Rer A, sulle linee Transilien K, L e P e sulle linee tranviarie T4, T11, T12 e T13. Circoleranno tre treni su 4 della Rer E, contro 2 treni su 3 per la Rer C e le linee J e U. Un treno su due è previsto per la Rer B e le linee Transilien H e N. Un treno su tre attivo in media sulla Rer D e sulla Transilien R.

L’intersindacato Sncf (Cgt Cheminots, Unsa-Ferroviaire, Sud-Rail e Cfdt Cheminots) ha indetto la protesta per denunciare lo smantellamento di Fret Sncf, imposto dalla Commissione europea e l’apertura delle ferrovie alla concorrenza. Leader nel trasporto ferroviario di merci in Francia, Fret Sncf scomparirà il 1° gennaio per rinascere sotto forma di due società separate: Hexafret per il trasporto merci e Technis per la manutenzione delle locomotive.

In un comunicato congiunto intitolato “È giunta l’ora del conflitto alla Sncf”, le sigle di settore parlano di “ultimatum prima di uno sciopero più lungo a dicembre”, se il governo e la Sncf non risponderanno alle loro richieste. L’intersindacato ha quindi depositato un altro avviso di sciopero a tempo indeterminato e rinnovabile a partire dall’11 dicembre.

Ferrovie e governo però sembrano inflessibili. Il ministro del Partenariato con i Territori, Catherine Vautrin, ha confermato che non ci sarà alcuna moratoria sullo smantellamento del ramo merci della Sncf. «Il governo – ha sottolineato – è determinato a fare del trasporto merci ferroviario un pilastro della decarbonizzazione del settore dei trasporti. Non ci saranno licenziamenti in questo progetto e tutti i flussi di merci saranno mantenuti».

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