Esposto all’Antitrust perché blocchi l’operazione Fs-Alitalia. A inoltrarlo è l’Unione Nazionale Consumatori, guidata dal presidente Massimiliano Dona, secondo cui «è evidente che si avrebbe una concentrazione del mercato troppo elevata, con un rischio per la competizione e un danno possibile per i consumatori». Il riferimento è, in particolare, alla tratta Milano-Roma e alla rivalità tra aerei e treni Frecciarossa.
«Il pericolo – prosegue Dona – è che ora possano concordare e coordinare la loro azione, imponendo ai consumatori prezzi più elevati, chiudendo l’accesso alle imprese che competono sullo stesso mercato, o riducendo il servizio. Una potenziale riduzione della concorrenza tra imprese che fino ad oggi hanno, invece, gareggiato, determinando un miglioramento del servizio per gli utenti».
Dura presa di posizione anche da parte Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico. «Su Alitalia assistiamo a un’operazione opaca – accusa su Facebook – Non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale, il Parlamento non è stato informato, non si conoscono i dettagli dell’offerta di Ferrovie, non si sa nulla degli eventuali partner. Al momento non c’è niente di concreto e Ferrovie sta compiendo un salto nel buio con i soldi dei cittadini».
«Il Gruppo Fs, a quanto avevano riferito i giornali – scrive ancora il deputato Pd – aveva vincolato la sua offerta su alcuni rami d’azienda di Alitalia all’ingresso di partner industriali del settore aereo e quindi solo come socio finanziario. Ad oggi, però, non si è ancora fatto avanti nessuno. Intanto gli utili che Ferrovie avrebbe dovuto destinare al miglioramento dei treni per i pendolari, al miglioramento dei servizi per i passeggeri, allo stop ai ritardi sulle Frecce, queste centinaia di milioni di euro saranno invece dirottati sui bilanci fallimentari di Alitalia, grazie al diktat propagandistico di Di Maio e del Movimento 5 stelle».