Con un panorama del tour operating in forte evoluzione e in viaggio verso una direzione precisa, in casa Fruit Viaggi hanno deciso che era il momento giusto per ingranare la marcia. Ovvero: lasciare sempre più dietro le quinte la vocazione generalista con cui sono apparsi in scena, nel 2007, e vestire con sempre più impegno i panni dei villaggisti.
Lo hanno spiegato in mondo chiaro i rappresentanti del management del tour operator campano: i fondatori, Cesare Landi, amministratore e Cristian Gabrieli, direttore generale, insieme al responsabile prodotto Giuseppe Falco e il direttore commerciale, Andrea Langella.
«Lo scenario è quasi monopolistico ma ci sono spazi di crescita su alcuni prodotti, come l’Egitto», commenta il dg Gabrieli. E proprio dal Mar Rosso parte la corsa alla crescita. Già l’anno scorso ai sette Fruit Village italiani (con esclusiva sul nostro mercato) si era affiancato il Fruit Village Amphoras a Sharm el Sheikh.
ARRIVA LA TUNISIA. «Il riscontro è stato molto positivo. L’Egitto è tornato nelle agenzie e il cliente è sempre più orientato verso una destinazione che rimane insostituibile», prosegue Gabrieli. Tanto che l’anno prossimo il tour operator punta al raddoppio: di disponibilità, sui posti volo e nelle camere in esclusiva, che diventeranno 160. Ma anche di destinazione: «A marzo partirà la stagione del Magic Tulip, il nostro nuovo Fruit Village a Marsa Alam e nel 2019 apriamo anche in Tunisia, con il Fruit Village Vincci Nozha a Hammamet».
E l’investimento sull’Egitto vedrà anche il debutto delle crociere sul Nilo: partiranno a marzo con tre prodotti strutturati, un classico 7 giorni nell’Alto Nilo, un 7 giorni che alla navigazione affianca tre notti al Cairo, e infine una terza proposta che in 8 giorni aggiunge alle due opzioni anche 2 giorni ad Alessandria. «Prevediamo una o due partenze al mese per ogni tour, con voli da Milano e da Roma». Proposte che serviranno anche a fare sinergia con i villaggi di Sharm e Marsa Alam, abbinabili come estensione mare.
NUOVA LINEA DI PRODOTTO IN STILE FREE. E altre new entry potrebbero arrivare nei prossimi mesi in Italia e nel medio raggio. Novità certa è invece Fruit Free, ovvero una nuova linea di prodotto che va ad attrarre un target diverso, non necessariamente giovane ma sicuramente meno esigente e più desideroso di libertà. Sharm, Mykonos, Santorini, Bodrum, la Croazia sono le prime destinazioni sul piatto. Il cliente in agenzia acquisterà il pacchetto base volo+accomodation e poi in loco potrà personalizzare il viaggio con escursioni, serate e programmi grazie all’assistenza di personale specializzato.
BRECCIA AL NORD. Tutti questi investimenti di prodotto necessitano di pubblico, ma anche di una rete commerciale che li porti nelle agenzie. E l’anno prossimo la compagine crescerà, passando da sei a nove agenti. Con un obiettivo preciso: fare breccia nel Nord, con new entry in Piemonte, Liguria, Lombardia e una parte del Veneto. «Attualmente il nostro bacino conta per l’80% sul sud, vogliamo spostare gli equilibri per arrivare a un 50% circa e guadagnare share al Nord, anche per supportare il piano di investimenti dei nuovi collegamenti aerei dagli aeroporti settentrionali», sottolineano i manager in conferenza stampa.
IL PIANO DI SVILUPPO. Serve anche a raggiungere gli obiettivi del piano industriale, spiegati ancora da Cesare Landi: «Il 2018 si chiuderà con 35mila passeggeri, di cui 12mila sul solo Egitto, e 12 milioni di fatturato, in crescita del 38%. L’anno prossimo vogliamo un ulteriore +50% per arrivare a 18 milioni, che dovrebbero diventare 25 entro il 2020». Salti di dimensione potrebbero arrivare anche sul fronte distribuzione: «Al momento Fruit Viaggi lavora soprattutto con reti locali ma siamo in trattativa anche con un network nazionale», anticipa il direttore commerciale Andrea Langella. Intanto per le agenzie partirà a fine gennaio un calendario di “Fruit Expo”, ovvero incontri dedicati con i responsabili di prodotto del t.o, format itinerante tra Campania, Puglia, Lazio e Nord Italia.