Fs, il super treno dà lezione di sostenibilità
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Oggi scegliere il mezzo con cui viaggiare impatta sull’ambiente. Lo sappiamo, non è una novità, ma è interessante scoprire quanto le aziende di trasporti si impegnino per questo cambiamento necessario. Riportiamo qui il racconto che Maria Paola De Rosa, responsabile international sales development alta velocità Trenitalia (nella foto), ha fatto a Manuel Olivero durante una puntata del podcast Mads for Events, eventi nel futuro, in collaborazione con Msc Crociere, un prodotto editoriale confezionato in occasione dell’Event Management Festival dello scorso ottobre.
NON SI BUTTA VIA (QUASI) NIENTE
«Il viaggio in treno è un modo sostenibile di organizzare un evento. Anzi, sostenibile al 94%». Inizia così l’intervista alla manager di Trenitalia, che spiega: «Il nostro treno di punta, l’Etr1000, ovvero il Frecciarossa 1000, è riciclabile al 94%. Vuol dire che a fine vita solamente il 6% dei materiali in esso contenuti dovrà essere buttato via, tutto il resto è riciclabile. Nel giro di un anno avremo nuovi treni e porteremo l’indice al 97%. Quindi un evento in Frecciarossa sarà al 97% sostenibile.
IMPATTO ENERGETICO RIDOTTO
Un impegno notevole quello dell’azienda del Gruppo Fs che spiega anche il grande lavoro che c’è dietro l’erogazione del servizio treno. Ovvero quello che il cliente non può vedere, e quindi non conosce.
«Il treno è un mezzo di locomozione energivoro e noi per questo stiamo puntando sul fotovoltaico. Oggi abbiamo 12 officine sul territorio nazionale provviste di pannelli solari e stiamo lavorando per arrivare nel 2033 a 32 officine con circa 24 milioni di kilowattora prodotti direttamente sui nostri impianti industriali», spiega De Rosa, che aggiunge: «Questo ci permetterà di triplicare la produzione di energia elettrica e quindi andare ad abbassare ancora l’impatto energetico del nostro treno».
Oltre a questo il convoglio è creato in modo tale che «dalla frenatura recuperi il 15% della corrente prelevata. Ogni volta che il Frecciarossa 1000 quindi frena, si alimenta. A questo aggiungiamo che per lavare i treni recuperiamo il 19% di acqua piovana. Questo significa che riusciamo a lavare fino a 1.700 treni l’anno semplicemente con la pioggia», racconta la top manager.
IL VALORE DELL’ETICKET
Ma non finisce qui. La scelta del biglietto ticketless è un altro comportamento industriale volto a ridurre l’impatto dei treni. «Ogni anno emettiamo circa 52 milioni di biglietti in modalità ticketless, che significa risparmiare 140 tonnellate di carta l’anno. Il food box è di carta riciclata al 100% con marchio Fsc e stiamo lavorando per assicurare che tutta la carta presente sia sempre certificata Fsc o Pfc, a garanzia della provenienza da foreste controllate e gestite responsabilmente. A bordo treno viene poi fatta la raccolta differenziata e tutto il cibo in eccesso ancora adatto al consumo viene recuperato e donato ad associazioni che lo distribuiscono alle persone più bisognose. Abbiamo accordi con alcune Onlus per ridurre gli sprechi alimentari», spiega ancora De Rosa.
QUANTO CONSUMA UN MEETING?
A questo si aggiunge che «Trenitalia è la prima impresa ferroviaria europea a rendere note le emissioni di CO2 dei viaggi attraverso EcoPassenger, un meccanismo dell’Uic, International Union of Railways. A chi volesse quindi organizzare un evento a bordo del Frecciarossa possiamo dire in anticipo quanti chilogrammi di CO2 consumeremo a seconda del numero di persone a bordo». Il treno, quindi, oltre a essere oggi sempre più green è anche una location perfetta per un evento, piccolo, medio o grande che sia.
Le persone invitate a un evento a bordo vivono insieme momenti diversi, dall’arrivo in stazione, al viaggio, fino all’arrivo a destinazione, durante i quali fare networking: «Per esempio il nostro treno di punta, l’Etr1000, ha una vettura executive con 10 poltrone orientabili che permettono di avere conversazioni riservate.
Nella business c’è l’area silenzio con 22 posti dove, eventualmente, un gruppo può “isolarsi” e discutere in completa riservatezza». contenitore di contenuti,«oppure – prosegue la manager – la vettura numero tre, con due posti per le persone a mobilità ridotta, permette di organizzare un evento inclusivo: due persone possono essere portate a bordo del treno con un’assistenza dedicata sia in accesso sia in deflusso dal treno e avere uno spazio dove poter godere del trasporto e arrivare a destinazione in maniera sicura e comoda.
Infine, anche il livello standard del treno, con 250 posti, non è da meno come qualità dei servizi. Sono vetture che possono ospitare eventi più grandi e che possono essere arricchite dall’esperienza di viaggio. Ovvero, le destinazioni possono essere tappe dell’evento, immaginando appunto un evento itinerante attraverso l’Italia».
Il treno diventa quindi un «contenitore di contenuti». Gli event manager possono anche – spiega De Rosa – «scegliere l’opzione charter e avere un treno in esclusiva per l’evento».