by Serena Martucci | 12 Dicembre 2024 17:13
Oltre 100 miliardi di euro di investimenti in cinque anni e una profonda trasformazione dell’azienda per contribuire in maniera concreta allo sviluppo del Paese e confermare l’Europa come proprio mercato domestico. Sono i punti salienti del piano strategico 2025-2029 da Ferrovie dello Stato Italiane presentato giovedì 12 dicembre a Roma.
Sul palco dell’Auditorium l’amministratore delegato, Stefano Antonio Donnarumma. Nominato solo cinque mesi fa a capo del gruppo, ha snocciolato dati, presentato gli asset principali, sottolineato i trend del settore e ricordato che, tra gli obiettivi del piano, c’è anche quello di «riportare in orario 50mila treni l’anno» e di aprire nuove linee ferroviarie Av che permettano di collegare territori finora non serviti, così da «poter aumentare del 30% le persone raggiunte dall’Alta velocità».
Attraverso un approccio industriale e un piano di azioni qualificato, il gruppo Fs punta a rafforzare la resilienza della rete ferroviaria e stradale, migliorare la qualità del servizio, supportare il completamento delle infrastrutture e a promuovere una mobilità sempre più sostenibile. Una crescita sostanziale, quella che si prospetta da qui al 2029, determinata da un miglioramento di tutti i principali indicatori economici, con un incremento dei ricavi a oltre 20 miliardi di euro, dell’Ebitda a più di 3,5 miliardi di euro e del risultato netto a oltre 500 milioni.
«Il Gruppo Fs si prepara ad avviare una fase di trasformazione ambiziosa, che mira non solo a innovare i processi operativi, ma anche a migliorare sensibilmente i servizi offerti – ha spiegato l’ad – Ho l’onore di guidare un’azienda solida e radicata nel tessuto socioeconomico del Paese con un forte bisogno di rilancio attraverso una roadmap di dettaglio, supportata da adeguati investimenti. Questo piano, che mira a imprimere una netta discontinuità, risponde alle esigenze di una società proiettata verso il futuro, riconoscendo nella mobilità integrata un pilastro fondamentale per lo sviluppo. L’obiettivo è affrontare con maggiore efficacia le sfide economico-finanziarie e potenziare ulteriormente le infrastrutture e la qualità del servizio. La nuova organizzazione punta, inoltre, a rafforzare il ruolo internazionale del gruppo, per posizionarlo come leader nel settore della mobilità».
Otto le linee guida strategiche che accompagneranno questo percorso di rinnovamento, a cominciare dall’impegno del gruppo a potenziare le infrastrutture del Paese. L’obiettivo è attivare nuove linee ferroviarie Av che permettano di collegare territori finora non serviti, così da aumentare del 30% le persone raggiunte dal sistema Alta velocità in Italia. Questo sarà realizzato puntando anche sul recupero della puntualità per oltre 50mila treni all’anno. A tutto ciò si aggiunge un’esperienza di viaggiocalibrata sulla persona, con l’incremento della soddisfazione dei passeggeri.
Non meno determinante il presidio internazionale, per cui si stima un incremento del volume dei passeggeri del 40%. La disciplina operativa, grazie anche agli ingenti investimenti, punta ad efficientare del 5% i costi operativi aggredibili. Inoltre, sul fronte della sostenibilità, si profila oltre un gigawatt di fotovoltaico installato entro il 2029 e, per quanto riguarda innovazione e sicurezza, è stato fissato il raggiungimento del 100% della rete Core Extended coperta dal sistema Ertms da qui al 2040. Completa le linee strategiche una netta accelerazione del business, con l’attrazione di nuove competenze e risorse finanziarie necessarie per garantire il proseguimento degli investimenti.
A oggi sono 17mila i chilometri di linee ferroviarie gestite da Fs tramite la controllata Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e circa novemila i treni in circolazione ogni giorno. Per potenziare la qualità del servizio della rete saranno investiti più di 50 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Una quota che, da qui al 2034, concorrerà all’attivazione di nuovi standard tecnologici e all’evoluzione dei modelli manutentivi. Sono inoltre previsti la razionalizzazione del modello di esercizio con i volumi corrispondenti e il potenziamento dell’accessibilità delle stazioni e dei servizi dedicati.
Nello stesso arco temporale verrà messa in atto una vera e propria trasformazione della rete, grazie a un investimento di 60 miliardi di euro. Ogni anno le persone che usufruiscono dei collegamenti del gruppo in Italia sono circa 570 milioni. Tra gli obiettivi del piano c’è anche l’ampliamento dell’offerta commerciale, così da rendere possibile un’evoluzione del perimetro dei passeggeri trasportati. In cinque anni le persone che sceglieranno di spostarsi a bordo dei treni di Trenitalia cresceranno di oltre 100 milioni, mentre aumenteranno di oltre 95 milioni i passeggeri di Busitalia. Per garantire un servizio moderno, innovativo e sostenibile occorre una trasformazione della flotta di treni e bus. A cominciare dalla messa in circolazione di 46 nuovi treni Alta velocità Frecciarossa 1000, 145 treni del Regionale e più di 1.260 bus a basso impatto di Co2 nei prossimi dieci anni.
Rilevante anche la valorizzazione di tutti quegli asset che non sono più funzionali al servizio ferroviario in chiave di sviluppo sostenibile delle città. Il gruppo Fs, infatti, può contare su 1,1 miliardi di euro di patrimonio immobiliare non funzionale, che verranno valorizzati grazie allo sviluppo di progetti immobiliari a supporto della rigenerazione urbana come nella zona est di Napoli e a Milano. Ulteriori investimenti saranno poi dedicati allo sviluppo di un’offerta di parcheggi innovativi, promuovendo così l’intermodalità e favorendo l’accesso alla rete ferroviaria.
Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente di Ferrovie dello Stato Italiane, Tommaso Tanzilli, e il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. «Il piano strategico che ci accompagnerà nei prossimi cinque anni avrà un impatto decisivo sull’assetto del Gruppo Fs, mettendoci in condizione di superare le sfide attuali e quelle future – ha aggiunto Tanzilli – Sfide che potremo vincere solamente grazie a un programma certo di investimenti a livello infrastrutturale e tecnologico e all’apporto fondamentale delle persone del gruppo che, quotidianamente, si impegnano per garantire un servizio all’altezza delle aspettative in tutti gli ambiti in cui operiamo. Il piano inciderà in maniera determinante anche sul Sistema Paese, portando connettività, servizi e quel valore aggiunto che può fare la differenza».
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