Il bollino di qualità per le agenzie? «Ci siamo presi l’impegno. Se riusciremo a farlo insieme ad altri bene, altrimenti andiamo avanti da soli», sottolinea il direttore di Fto, Gabriele Milani, durante l’assemblea generale dell’associazione, dopo un 2019 trascorso all’insegna dei grandi cambiamenti, normativi e non solo. Il Fondo Vacanze Felici? «È la risposta a un’esigenza di legge, siamo gli unici a poterlo proporre». Il contratto di lavoro del turismo? «Non siamo contenti, abbiamo bisogno di un contratto che coinvolga l’intero settore, capace di coinvolgere tutte le realtà, anche quelle nuove».
E poi naturalmente, il “solito” j’accuse alla politica, sordo alle richieste di quella che avrebbe i numeri per essere la prima industria del Paese. Milani, però, rilancia sulle attività della federazione: «Continueremo ad investire sulla formazione, con il master e il percorso per la figura di destination incoming manager, con l’obiettivo di farne un profilo riconosciuto dal Mise».
Nel prossimo biennio, inoltre, ci saranno 800mila euro a disposizione di progetti a favore delle adv aderenti a Fto, tutti provenienti da un bando vinto presso il For.Te. (il più importante tra i fondi interprofessionali per la formazione continua). Intanto i soci nazionali dell’associazione sono arrivati a quota 62, comprese le sette ultime new entry: Earth Cultura e Natura, Deluxuring, Travelloso, Lastminute.com, Travelgram, Zani Viaggi e Uet.
«Siamo ancora in pochi, ma rappresentiamo tutta la filiera. Il nostro Dna, unito alle dimensioni contenute, ci permette di parlarci senza le difficoltà di associazioni più grandi», ha aggiunto il presidente di Fto Luca Patanè. Che, come aveva fatto poche settimane fa al BizTravelForum, non dimentica di tirare le orecchie al governo. «Nella legge di bilancio, la parola “turismo” viene citata soltanto 6-7 volte, su un documento di oltre 4mila pagine».
Ma la stoccata finale è per i “concorrenti” torinesi: «Il valore della distribuzione oggi è fondamentale, la distribuzione è la macchina che insieme ai to crea il turismo organizzato in Italia. Ci vuole più sinergia con tutti, da parte nostra dialogheremo di più con i tour operator, a cominciare dal Gruppo Alpitour».