Fto ha richiesto un intervento urgente al ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate relativamente al contributo a fondo perduto ex art. 25, del del n° 34/2020 (decreto Rilancio), calcolato sulla differenza tra il fatturato del mese di aprile 2020 e quello dello stesso mese del 2019.
“È necessario risolvere immediatamente una situazione paradossale – si legge nella nota dell’associazione – Dallo scorso mese di novembre le istanze di diverse agenzie di viaggi sono state scartate per motivi contabili, senza ulteriori informazioni. Le imprese sono state quindi costrette a presentare istanza in autotutela per la revoca dello scarto”.
Ad oggi, Fto sostiene che solo in pochissimi casi le sedi territoriali dell’Agenzia delle Entrate hanno risposto, richiedendo ulteriori documenti a supporto delle verifiche. In aggiunta, considerando che stanno arrivando a scadenza i termini per i ricorsi, con istanza di mediazione, in Commissione tributaria provinciale, si prospetta un incremento di contenzioso che rischia di far lievitare oneri non solo ai ricorrenti ma pure all’amministrazione finanziaria e che quindi sarebbe preferibile per tutte le parti ridurre all’origine.
“Anche nella erogazione dei contributi Mibact relativi al dl Rilancio, si è verificata un’ulteriore richiesta di documenti per le imprese in allegato B, oltre al fatto che la Direzione Generale Turismo ha sospeso in alcuni casi la liquidazione della seconda tranche di contributi laddove è stato comunicato lo scarto della domanda da parte dell’Agenzia delle Entrate per il ristoro delle perdite del mese di aprile”, prosegue la nota.
Infine, negli ultimi giorni la Guardia di Finanza ha iniziato a fare i controlli sui contributi di aprile già liquidati. «Dopo quasi un anno di mancato lavoro pretendiamo che oltre al danno non arrivi la beffa – commenta Gabriele Milani – In un momento in cui le agenzie di viaggi sono chiuse ricevere controlli della GdF mi sembra inopportuno salvo la verifica di situazioni di reali irregolarità. Mi auguro che si intervenga prontamente per erogare i contributi che spettano alle imprese ed evitare i controlli in situazioni inutili che provocano ulteriori costi, disagi, angosce e perdite di tempo alle imprese. Serve un intervento urgente di informazione ed evitare attività inutili e dannose in un momento particolarmente drammatico per la nostra categoria, danneggiata dalla crisi più di ogni altra».