by Redazione | 12 Settembre 2017 11:21
L’altra faccia del turismo online non riguarda solo l’abusivismo, ma anche le attività criminali: furti d’identità, malware e truffe rappresentano la quotidianità anche nel nostro Paese. E se i furti fisici a danno dei turisti in movimento risultano in calo del 27%, cresce il monitoraggio delle forze dell’ordine sul web con oltre 33mila controlli, 2.370 soggetti denunciati e 33 arresti solo quest’anno. Sono alcuni dei dati illustrati nel corso del convegno La sicurezza del turismo nell’era delle tecnologie, seconda tappa di Innovatour, il roadshow ideato dall’Associazione Città dei Motori per valorizzare a livello culturale e turistico il patrimonio motoristico italiano, all’interno del progetto Rete Nazionale Città dei Motori cofinanziato dal Mibact che unisce 26 Comuni legati al mondo motoristico.
«Per controllare e reprimere i crimini in Rete – ha sottolineato Salvatore La Barbera, dirigente della Polizia delle Comunicazioni per la Lombardia – è importante il monitoraggio capillare del web che attuiamo con crescente attenzione. Uno degli obiettivi è rilevare le anomalie e sviluppare azioni di prevenzione e repressione delle frodi. Nei primi sette mesi del 2017 tale attività ha prodotto oltre 33mila controlli, di cui 8mila dedicati a phishing, furti di identità, malware, ecommerce e truffe online».
La Barbera ha sottolineato l’importanza del progetto OF2CEN, già attivo da oltre un biennio e con un indice di risultato superiore al 90%, che realizza la collaborazione tra polizia e sistema bancario per mettere in black list gli iban collettori di proventi illeciti delle frodi informatiche a danno di aziende e privati. Altro ambito nel mirino dei criminali digitali è quello delle transazioni online: sulla sicurezza di questi processi legati all’attività squisitamente turistica, Cristiano Radaelli, referente per il digitale nel Gruppo Tecnico Europa di Confindustria, ha sottolineato come per il valore economico complessivo generato, pari al 12% del Pil, il settore turistico richiede una attenzione prioritaria a tutti i livelli della società».
«L’Italia – ha aggiunto Radaelli – è quarta al mondo per numero di vittime da attacchi informatici, e data la sempre maggiore richiesta dei turisti di accedere a social e file dalle località turistiche è necessario che vengano messi in atto da parte dei gestori delle comunicazioni, in particolare quelle wifi, i più aggiornati strumenti per diminuire i rischi informatici e incrementare la sicurezza degli utenti».
Sul fronte dei luoghi fisici, invece, gli spazi a rischio sono soprattutto le stazioni ferroviarie, dove transitano ogni giorno 3,5 milioni di persone, e gli stessi treni che in Italia trasportano 1,5 milioni di passeggeri al giorno. In questo ambito sono diminuiti di quasi un terzo drapine e borseggi a danno dei turisti «Negli ultimi anni – ha puntualizzato Barbara Caccia, vice questore in servizio alla Polizia ferroviaria – si è rilevata una crescente aspettativa di sicurezza da parte dei passeggeri ferroviari, a cui si è risposto con un aumento dell’attività di prevenzione tramite vigilanza, una maggiore specializzazione degli agenti di polizia e l’adozione delle nuove tecnologie informatiche».
L’attività della Polfer ha comportato, tra l’altro, 134 mila servizi di vigilanza nelle stazioni, 30 mila servizi di pattuglia sui treni, 730 mila persone controllate, 900 arrestati, 6.500 indagati. Il risultato è stato un calo consistente dei reati ferroviari, in particolare una diminuzione del 27% di furti, -37% rapine, 9% danneggiamenti ai treni, 5% aggressioni a passeggeri e personale Fs.
La terza e ultima tappa di Innovatour è fissata ad Arese (Milano) il prossimo 16 settembre.
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