La competition and consumer Commission di Singapore (Cccs) ha dato il suo via libera, lo scorso 8 febbraio, all’aggregazione aziendale di Korean Air con Asiana Airlines sostenendo che l’acquisizione non violerà il Competition Act di Singapore.
A questo punto il merger non sarà completato prima del 2024, così come stabilito dal plan sottoscritto da Korea Development Bank circa un anno fa. Una volta acquisita Asiana Airlines, Korean – parte della holding Hanjin Kal – prevede di fare di Asiana una piccola filiale, per poi assorbirla completamente includendo quindi le controllate Air Busan, Air Seoul e Asiana Sabre.
Con questo merger, la compagnia di bandiera della Corea del Sud, con sede a Seoul, diventerà il settimo vettore più grande del mondo.
La valutazione del Ccs di Singapore – in seguito a una consultazione pubblica che ha interessato oltre 150 organizzazioni tra enti di regolamentazione dell’aviazione, concorrenti e clienti– sottolinea come sia improbabile che la nuova realtà che nascerà dalla fusione possa dare luogo a un aumento dei prezzi dei biglietti in seguito alla concorrenza con Singapore Airlines.
Il grande merger tra le due compagnie ha ricevuto finora anche l’approvazione da parte di Turchia, Taiwan, Malesia e Vietnam; mentre Thailandia e Filippine hanno comnicato che non hanno biaogno di un rapporto da approvare a differenza dei Paesi sopracitati.
Ora Korean Air monitorerà e lavorerà a fondo con gli enti di regolamentazione che hanno chiesto il rapporto (tra questi l’unione europea, gli Usa, Cina e Giappone).