G7 della Cultura: ecco la Dichiarazione di Firenze
È svolta per l’impegno della comunità internazionale nei confronti della cultura. La sessione ministeriale del primo G7 Cultura della storia, promosso dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini a esordio dell’agenda G7 dell’Italia, si è concluso con la firma della dichiarazione di Firenze da parte dei Ministri e degli altri rappresentati della Cultura dei sette Paesi. «Un onore che questo sia avvenuto su impulso italiano», ha sottolineato il ministro.
David Bruce Wharton (Usa), Karen Anne Bradley (Uk), Maria Bhömer (Germania), Audrey Azoulay (Francia), Mélanie Joly (Canada), Ryohei Myata (Giappone) e Dario Franceschini (Italia) hanno siglato oggi pomeriggio nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, alla presenza del Commissario Europeo, Tibor Navracsis e del direttore generale Unesco, Irina Bokova, lo storico documento che condanna la distruzione del patrimonio culturale e chiama la comunità internazionale a un maggiore impegno nel contrasto al traffico illegale di beni culturali e nelle azioni di tutela per la salvaguardia di siti archeologici, monumenti, opere d’arte, beni librari e archivistici nelle zone belliche, come previsto dalla risoluzione 2347/2017 appena approvata all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
La dichiarazione si conclude con l’incoraggiamento alle future presidenze del G7 di organizzare vertici dei ministri della cultura e delle organizzazioni internazionali.