Il Gambia, il più piccolo Paese africano, è tornato alla Bit di Milano per presentare la sua offerta turistica fatta di natura selvaggia, ampie spiagge bagnate dall’Oceano Atlantico e una popolazione amichevole e accogliente.
«Siamo venuti alla Bit per creare contatti con gli operatori italiani – esordisce Lamin Fatty, director tourism promotion Southern Europe & Benelux dell’Ambasciata del Gambia a Madrid – Perché l’Italia è un mercato importante, con una stagione di punta che coincide con la nostra estate, quindi vediamo un potenziale che vogliamo esplorare. Con 182mila arrivi internazionali, il turismo rappresenta la spina dorsale della nostra economia. I principali mercati per noi sono Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna, mentre al momento solo l’1% dei turisti proviene dall’Italia. Non ci sono collegamenti diretti, ma è facilmente raggiungibile dall’Europa in circa 5-6 ore di volo con le compagnie Brussels, Royal Air Maroc, Tap, Vueling, Senegal Airlines, Neos via Dakar.”
Esteso grosso modo quanto l’Abruzzo, il Gambia è completamente circondato dal Senegal, fatta eccezione per i circa 80 km di costa che rappresenta uno dei punti di forza dell’offerta turistica del paese: «Ci promuoviamo come “costa sorridente dell’Africa” – sottolinea Fatty – Tutta l’area costiera è infatti caratterizzata da splendide spiagge, lunghe e incontaminate, disseminate di hotel e resort, anche 4 e 5 stelle. Sebbene non siano presenti le grandi catene alberghiere, possiamo offrire un’ospitalità di standard internazionale. Ma la vera ricchezza è la nostra gente, nota per la sua gentilezza, cordialità, ma soprattutto per il suo sorriso. Inoltre il Gambia è considerato una delle destinazioni più sicure dell’Africa, infatti lo scorso dicembre il nostro presidente Adama Barrow è stato insignito dell’African Prize for Peace 2024».
Il Gambia sta facendo sforzi significativi per promuovere il turismo responsabile e sostenibile, con numerosi progetti che mirano a preservare la ricca biodiversità del Paese, soprattutto nelle aree interne e lungo il corso del fiume Gambia, dove sono disseminati i principali parchi e riserve, come l’Abuko Nature Reserve, il River Gambia National Park e il Kiang West National Park.
«Il fiume Gambia è molto navigabile e offre opportunità di praticare numerose attività fluviali, fare trekking e interagire con le comunità locali – spiega Latty – Con oltre 450 specie di uccelli, il Gambia è inoltre uno dei luoghi più apprezzati per il birdwatching, mentre nell’entroterra ci sono anche ippopotami e scimpanzé, per i quali siamo particolarmente rinomati. Abbiamo anche un parco delle scimmie, situato in una foresta, dove si possono osservare gli animali nel loro habitat naturale. Mentre nel vicino Senegal, vicino al confine, si estende la Fathala Wildlife Reserve, regno di antilopi, zebre, giraffe, rinoceronti, coccodrilli africani e meta di appassionanti safari.”