Garibaldi Hotels, prenotazioni estive al +30%
Per la stagione estiva, Garibaldi Hotels sta registrando un incremento sulle prenotazioni fino al 30% su alcune strutture rispetto allo stesso periodo del 2021.
«I primi mesi dell’anno sono stati molto incoraggianti, abbiamo registrato una flessione nel mese di marzo in concomitanza con lo scoppio del conflitto in Ucraina, ma adesso il trend positivo è ripreso con risultati che ci lasciano ben sperare sia per il mare che per la montagna – dichiara Fabrizio Prete, direttore generale Garibaldi Hotels – Stiamo riscontrando un’ottima partenza per Borgo Pulciano in Umbria, riaperto a inizio aprile, dove registriamo sold out ogni week end e anche l’occupazione nel midweek è positiva. Si tratta di una destinazione con potenzialità enormi e questo inizio ci fa bene sperare, puntiamo molto su questo prodotto».
Oltre a Borgo Pulciano a Montone (Pg), il Gruppo alberghiero è operativo con l’albergo diffuso Dimora Sant’Anna di Carovigno (Br) in Puglia e con il city hotel di Roma San Giusto; dal 13 maggio riapriranno il Santina Resort in Sardegna e l’Avalon Sikani in Sicilia.
La new entry dell’estate è il Baraka Village in Sicilia che sarà operativa da giugno insieme alle altre strutture mare del Gruppo e ai tre hotel in Trentino, sulle Dolomiti.
L’advanced booking rimane una leva strategica: Garibaldi Hotels propone tariffe scontate fino al 30% per i clienti che si muovono in anticipo.
«Abbiamo sviluppato anche offerte dedicate alle famiglie e pacchetti promozionali per il ponte del 2 giugno, ma la domanda va comunque incentivata attraverso dinamiche diverse, andando oltre la tariffa – aggiunge Prete – Bisogna garantire sicurezza e tranquillità del soggiorno, qualità nei servizi erogati, flessibilità del viaggio per fare in modo che i clienti possano individuare la soluzione in linea con le proprie esigenze».
Mentre il mercato interno mostra segnali positivi, l’incertezza rimane sulla presenza degli stranieri. «Alcuni mercati sono ancora fermi altri stanno lentamente ripartendo ma riteniamo sarà ancora un anno di transizione da questo punto di vista. Si tratta in ogni caso di un nodo cruciale per ragionare sulla stagionalità lunga dove la presenza degli stranieri è fondamentale», conclude il direttore generale.