Gastaldi Holidays to live spinge l’outgoing con gli Usa

15 Giugno 15:37 2021 Stampa questo articolo

Tra i tour operator pronti sulla pista di un nuovo decollo outgoing c’è Gastaldi Holidays to live, il nuovo brand di una delle firme più longeve nel panorama del turismo organizzato: ben poche aziende in Italia possono vantare 151 anni di attività.

Una storia iniziata con Alessandro Cerruti che fondò l’impresa vendendo servizi marittimi su navi verso gli Stati Uniti, agli inizi del ‘900, sviluppando una rete di uffici di emigrazione in tutta Italia per l’imbarco sui piroscafi, investendo anche nella costruzione delle navi. Negli anni ’60 e ‘70 il trasporto delle persone passò dalle navi all’aereo, con la fondazione della Gastaldi Tours.

Nel racconto di Michele Cerruti, attuale presidente di Gastaldi Holidays, su YouTube – parte del progetto American Stories di Visit Usa – c’è una parte importante della storia del tour operating italiano: «Negli anni ’80 la Gastaldi arriva a vantare 13 uffici in Italia e diventa agente generale della TWA, compagnia aerea simbolo degli Usa, arricchendo la sua operatività con l’allestimento di pacchetti di viaggio, perché per riempire gli aerei si doveva stimolare la domanda con pacchetti d’offerta: grazie all’opera di Filippo Cerruti e Remo Tedeschi nasce così il turismo di massa verso gli States».

«Sono gli anni d’oro dell’outgoing, con una specializzazione a la carte che Gastaldi focalizza soprattutto sugli Stati Uniti – spiega Michele Cerruti – Ed ora abbiamo il nostro nuovo brand Gastaldi Holidays to live, che lascia inalterato il nostro dna di operatore tailor made, di qualità, pensato e misurato sulle aspettative del cliente».

Ed ora negli uffici Gastaldi, aperti negli anni ’70 a New York, vicino all’Empire State Building, vengono negoziate le tariffe alberghiere e si assicura assistenza ai clienti italiani. Questa città-simbolo che non dorme mai e che cambia continuamente è una tappa imprescindibile anche per i repeater della destinazione Usa che programmeranno viaggi nel post pandemia.

«Ma ovviamente l’America è tante altre cose: da Miami ai grandi Parchi nazionali, da Phoenix con i suoi suggestivi resort alle nuove attrazioni di Stati dai grandi spazi come il Montana, il Wyoming. Come Gastaldi Holidays – sottolinea Cerruti – ci siamo chiesti cosa vorranno i viaggiatori outgoing dell’immediato futuro, ebbene l’ipotesi che facciamo è che gli italiani, all’inizio, vorranno tornare a mordere la Grande Mela, verificare i cambiamenti in soli due anni di New York  che rimarrà la città più visitata, il primo gate anche nel post lockdown, insieme all’esperienza di visita dei parchi in tutte le loro enormi forme, dall’Arizona al Nevada, e saranno sempre molto gettonate le formule del fly and drive, che permettono di rimanere con la propria famiglia o il proprio gruppo di amici, in modalità che consentirà visitare in sicurezza i grandi spazi statunitensi e le metropoli a stelle e strisce, in una parola l’essenza vera del viaggio negli Usa».

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Andrea Lovelock
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