by Fabrizio Condò | 19 Aprile 2024 12:44
ISTANBUL – I “pilastri” sono tre: fiducia, cambiamento e multicanalità, tra uno sguardo al domani, un occhio alla comunicazione e una botta a Michael O’Leary. Completo blu, camicia bianca – rigorosamente senza cravatta – sneakers, Franco Gattinoni apre puntuale la convention Gattinoni network – “Connecting people, verso nuove prospettive”[1] – sotto il cielo cupo di Istanbul che schiaccia l’Ataturk Cultural Centre Akm, dove siedono 400 agenti di viaggi. Siamo a Piazza Taksim, traffico tumultuoso in ogni ora del giorno, un vociare multilingue, l’invito alla preghiera del muezzin che scende dal minareto della moschea a cadenze precise. Le stesse che tiene Gattinoni nel luogo ideale per gettare un ponte tra passato e futuro sovrastando le onde increspate del Bosforo.
Le porte spalancate sull’Asia sono un memento per i venti di guerra[2] che spirano in un mondo non troppo lontano da qui e il presidente ne approfitta per ricordare che «il turismo vuole portare un messaggio di pace, perché significa connessione tra i popoli. Ci sono tragici fatti che incidono sul travel in alcune aree, dove purtroppo il turismo è in stand by. È la nuova frontiera con cui dobbiamo fare i conti dopo il Covid, ma siamo già stati in grado di adattarci ai cambiamenti e alle novità di vendita, sapendo che ora viaggia tutto più veloce».
Non è il momento di fermarsi, quindi, anzi: però, sottolinea Gattinoni, dobbiamo capire se ci sia un futuro per il turismo organizzato. «La chiave è aver voglia di investire, integrare i canali di comunicazione all’interno di un mondo in continua mutazione, alimentare il dialogo con i clienti, valorizzare il brand. Partendo da questi presupposti, resto convinto che per il nostro settore ci sia un bel futuro e le agenzie di viaggi ne faranno parte».
Parola d’ordine “investimenti”, dunque. «Come Gruppo abbiamo sempre fatto ciò che avevamo promesso – rivendica Gattinoni – e veniamo da un 2023 con un giro d’affari di quasi 700 milioni, 1.608.900.000 di euro di contratti gestiti dal network, +36% sul 2022. Dobbiamo proseguire su questa falsariga, creando più servizi e opportunità, soprattutto per la tecnologia e la multicanalità di vendita. L’obiettivo è rapportarsi con il cliente con la stessa velocità delle Ota e grazie all’assistenza delle adv. In sintesi: serve un prodotto pronto e immediato, noi – dice rivolgendosi alla platea – ci mettiamo esperienza e capacità».
Con i dati del 2023 l’asticella si è mossa per la prima volta in maniera favorevole, perché dopo il Covid c’era insicurezza nel viaggiare e tante persone adesso sono tornate a rivolgersi alle adv. C’è tanta voglia di viaggiare in sicurezza, aspetto non sempre garantito dal fai da te. «Ma se una persona – rimarca colui che è anche presidente di Fto – prenota in un’agenzia di viaggi, noi abbiamo l’obbligo di farlo partire, non dobbiamo perdere l’opportunità».
I volumi realizzati dalle agenzie di viaggi, dunque, hanno ribadito l’accezione di affidabilità del network – nota ancora Gattinoni – tanto da «rafforzare l’obiettivo di un’ulteriore previsione di crescita della divisione per l’anno 2024».
Poi uno step non banale: «Il nostro settore deve prefiggersi l’etica del giusto guadagno, in aggiunta a quella fatta di responsabilità nei confronti di aziende, fornitori, clienti, dipendenti. Abbiamo lavorato molto, il mercato ci ha premiato e ci sta incoraggiando a continuare sulla strada percorsa, che è sempre quella di nuove prospettive condivise».
Infine la frecciata, pur senza nominarlo, a Michael O’Leary. Il deus ex machina di Ryanair finisce nel mirino per la politica di vendita dei voli esclusivamente sul portale della low cost e non su altri canali. Tema sul quale è intervenuto l’Antritrust[3]. «Quello che è successo nel settore aereo – chiude Gattinoni – ha minato la nostra produttività. Il volo è la componente più importante, ma noi incassiamo poco o niente. Non ci vogliono riconoscere le commissioni. E allora dico basta a queste storpiature: le cose sbagliate prima o poi devono essere messe a posto e la ruota secondo me sta girando».
Sul palco si sono quindi alternati Sergio Testi, direttore generale uscente – come già annunciato nel riassetto del Gruppo[4] – Mario Vercesi, nella sua nuova veste di amministratore delegato Gattinoni Travel, Antonella Ferrari, direzione network Gattinoni Travel, Sabrina Nadaletti, head of leisure Gattinoni Travel, e Isabella Maggi, direttore marketing e comunicazione del Gruppo Gattinoni.
Sono seguite due tavole rotonde con i top partner come relatori, che si sono interrogati sul futuro del business del turismo. Sono emerse nuove visioni in risposta alla domanda “Nuove prospettive. Cosa significa per la tua azienda guardare al futuro?”.
Last, but not least, la standing ovation a un emozionatissimo Sergio Testi, trait d’union tra passato, presente e futuro del Gruppo Gattinoni. Un ponte.
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