by Redazione | 12 Giugno 2017 9:24
Primo accordo in Italia tra Airbnb e un Comune per l’applicazione, la riscossione e il versamento dell’imposta di soggiorno. È il caso di Genova, che va ad affiancarsi a Parigi, Lisbona e Amsterdam e a oltre 275 amministrazioni del mondo dove accordi simili sono già in vigore, consentendo di raccogliere e versare in maniera semplificata oltre 240 milioni di dollari.
A partire da agosto, Airbnb procederà automaticamente a riscuotere l’imposta di soggiorno per conto degli host al momento della prenotazione.
L’intesa è stata sottoscritta a Palazzo Rosso da Chris Lehane, head of global policy and public affairs di Airbnb, e Carla Sibilla, assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Genova, alla presenza del presidente della Camera di Commercio. Il testo era stato deliberato dalla Giunta comunale lo scorso 31 maggio.
«Questo accordo – commenta l’assessore Sibilla – è il risultato di un lungo lavoro portato avanti dall’Amministrazione civica e permetterà di regolamentare un settore rilevante della ricettività cittadina; basti pensare che la piattaforma Airbnb conta nella sola città di Genova circa 4mila posti letto. Le risorse che arriveranno saranno utilizzate per la promozione della nostra città. Genova costituisce oggi un modello positivo per aver individuato un sistema semplificato ed efficace di gestione dell’imposta di soggiorno attraverso la piattaforma; questo percorso può rappresentare un indirizzo per la legislazione nazionale e una buona pratica per tante città italiane ed europee, favorendo un sistema di sviluppo turistico sostenibile dal punto di vista sociale ed economico».
Soddisfatto Chris Lehane: «Questo è il capitolo più recente del nostro rapporto con l’intera Liguria, dove abbiamo supportato 64mila ospiti in viaggio a Genova e generando un impatto economico nella città di oltre 32,7 milioni di euro».
Già lo scorso anno Airbnb aveva sottoscritto un protocollo di intesa con la Regione Liguria per la promozione congiunta della condivisione responsabile nell’ambito della sharing economy, collaborando con le istituzioni per una migliore accesso alle informazioni da parte dei cittadini. Tra le iniziative organizzate, anche un seminario a maggio scorso, organizzato con Confedilizia, a cui hanno partecipato oltre 100 proprietari genovesi.
«L’accordo a Genova è un esempio di come Airbnb e le autorità dovrebbero collaborare. Ci impegniamo a lavorare in modo affidabile con i governi e siamo felici di continuare il dialogo con le amministrazioni di Firenze e Milano», conclude Lehane.
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