Nove buone ragioni per visitare Genova “malgré la catastrophe”, nonostante il tragico crollo del ponte Morandi del 14 agosto. Avremmo dovuto scriverlo noi, ma ci ha pensato il quotidiano francese Nice Matin a pubblicare un articolo in cui ricorda che Palazzo Ducale, il quartiere di Boccadesse, i Rolli, l’Acquario, la Lanterna, la storica funicolare, la focaccia e le trofie al pesto non meritano di essere dimenticati. E anzi, l’appeal turistico della città deve rimanere immutato, pena un’ancora più disastrosa ricaduta sull’economia locale.
“Genova è aperta, Genova è viva, Genova accoglie i turisti”, è il grido che arriva con forza dalle stanze del Comune. E i numeri danno ragione all’assessore al Turismo e Commercio, Paola Bordilli, che attraverso una nota ricorda come «in questi giorni non si siano verificate disdette ma, anzi, i numeri ci consegnino un incremento di presenze rispetto all’anno scorso».
Tra gennaio e luglio i pernottamenti sono cresciuti del 4,1%, con un incremento degli stranieri di oltre il 10%. Ma il dato più significativo riguarda il mese di agosto: nei primi 20 giorni di questo mese, bruscamente interrotto dalla tragedia del ponte, è stato comunque registrato un aumento del 4,5% dei visitatori negli uffici di informazioni turistica della città, mentre “si sono svolti regolarmente i tour e le visite guidate prenotate per il weekend e i turisti hanno confermato le prenotazioni negli alberghi”.
Genova non soffre di alcun isolamento, tiene a sottolineare l’assessore Bordilli: «Siamo come sempre pronti ad accogliere al meglio i tanti turisti che scelgono le bellezze della nostra città. A Genova – ribadisce – si arriva con comodità e tutti i punti di maggiore interesse turistico si possono raggiungere con i mezzi pubblici, così come accadeva fino a qualche giorno fa. Ciò grazie al grande lavoro che è stato fatto da parte dell’Amministrazione nella gestione della mobilità in questo momento di grande difficoltà. Genova – e lo dico non soltanto da assessore al Turismo, ma da genovese innamorata della propria città – è rimasta la stessa, una città meravigliosa da visitare».
Il Comune tiene a precisare che la città continua a essere raggiungibile dai turisti in auto, in treno, in aereo e via mare. I percorsi consigliati sono facilmente reperibili sul portale di promozione turistica Visitgenoa, su quello del Comune www.comune.genova.it, sui siti di Autostrade e Trenitalia. Gli orari dei voli, delle crociere, dei traghetti non hanno subito variazioni.
La parola d’ordine per i genovesi è senza dubbio rinascita. Ed è compito della stampa, sulla falsariga di Nice Matin, favorire la ripresa oltre a documentare la tragedia.
Lo stesso presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, aveva convocato negli scorsi giorni una task force per sollecitare una campagna di comunicazione nazionale. E al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione aveva lanciato un appello a tutti i sindaci liguri a riprendere le proprie attività promozionali dell’estate. «Dopo il lutto, è necessario andare avanti». Ne è convinto il governatore e noi con lui.