«Recentemente, qualcuno dei nostri competitor ha voluto dire: andiamo verso il futuro. Mi fa piacere, ma noi nel futuro ci siamo già da tempo». Parte subito all’attacco Luca Caraffini, amministratore delegato di Geo Travel Network, nell’aprire dal palco del Voi Tanka Resort a Villasimius, in Sardegna, l’annuale convention a cui hanno partecipato oltre 600 agenzie di viaggi e una cinquantina tra partner e fornitori. Titolo e hashtag, tanto per essere chiari, parlano da soli: #backtothefuture.
Perché per la rete di casa Alpitour e Costa – «gli azionisti sono importanti, basta polemiche sul fatto che un network sia indipendente o meno, a un affiliato interessano solo i servizi che si ricevono», taglia corto il direttore commerciale Dante Colitta – la tecnologia è sempre stata un elemento fondamentale della propria offerta. A cominciare da un sito web modulabile utilizzato al momento da 700 agenzie e da un Crm, completo e gratuito, scelto da 450 punti vendita circa. «Che però va continuamente arricchito di dati e numeri, per sapere il cliente che si ha di fronte».
Per questo, da sola, la tecnologia non basta, soprattutto in un’epoca in cui il viaggiatore si fa sempre più demanding, curioso e impaziente. «Dobbiamo lavorare sul concetto di valore umano, di quanto sia importante accogliere bene il cliente in agenzia. Magari offrendo da subito un caffè per abbattere il muro della scrivania», aggiunge Caraffini. Perché, se è vero che le Ota hanno aperto il mercato dei viaggi, «adesso è venuto il momento di riprendercelo, ma non utilizzando lo strumento delle offerte speciali».
Intanto, sottolinea ancora l’ad del network, «nei prossimi anni continuerà la selezione dei punti vendita e scompariranno quelle che non sapranno stare sul mercato». E allora, quale migliore “assicurazione sulla vita” che stare all’interno di una rete che vede i due colossi del turismo italiano in veste di soci finanziatori? «Da parte nostra, non faremo mancare il nostro apporto. Le agenzie di viaggi hanno bisogno di sapere che per loro esiste un futuro che le aspetta», conferma Pier Ezhaya, chief operating officer del Gruppo torinese, prima di promuovere a pieni voti l’operato del duo Caraffini-Colitta. «Geo ha veramente fatto un salto di qualità, agli altri ha dato un bel 6-0, 6-0».
Sul piano dei numeri, al 30 aprile 2019 Geo Travel Network ha segnato un +17,5% in termini di fatturato generale. Nel dettaglio delle linee di business, villaggi e prodotto generalista fanno segnare un +17%, le olta un +15%, l’Italia un +12% e le crociere un +21%, esattamente come la linea. In totale, alla chiusura del primo quadrimestre dell’anno, le agenzia affiliate erano 1.671 (di cui 1.290 Geo e 381 dei network partner), mentre dall’inizio del 2019 le new entry sono state 158.
Buone le performance anche del programma Win4all (le agenzie sono passate da 889 del 2018 a 1.046), con l’83% delle adv aderenti vincitrici di premi nel 2018 e un totale di 1.100.000 euro tra overcommission e bonus.