La Germania punta sulla sostenibilità. Sempre più turisti credono in questo Paese, che nel 2016 ha registrato 35,5 milioni d’arrivi dall’estero (+1,6 %). Anche i vacanzieri italiani sono in linea con questo trend e nei primi quattro mesi del 2017 si sono registrati ben 1.181.558 pernottamenti dall’Italia, che significano un +2 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nell’incontro con la stampa tenutosi l’11 luglio a Milano presso la Camera di Commercio Italo-Germanica, Ulrich Rüter, il direttore dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo in Italia, ha raccontato i motivi principali che spingono alla scelta della meta tedesca: in primis i viaggi culturali, che permettono la visita delle sue città vivaci, ma anche l’apprezzamento di una modalità di viaggio itinerante, che tocca strade naturalistiche e parchi, giardini e regioni verdi.
Considerata uno dei Paesi più sostenibili del mondo, la Germania si colloca al 7 posto della top ten dei Paesi più virtuosi, dopo la Svizzera e l’Austria, la Norvegia e il Lussemburgo, dietro la Finlandia e la Svezia. Agata Marchetti, la responsabile dell’ufficio stampa dell’Ente, ha spiegato che per incentivare e spingere il turismo verso le scelte ecologiche il sito www.germany.travel/it/ ha incrementato i contenuti della home page, cui si aggiunge proprio il pulsante Viaggi Sostenibili.
Cliccandolo si trovano sezioni specifiche su come muoversi, dove alloggiare e cosa fare, sfruttando l’immenso patrimonio nazionale: vengono elencate le infrastrutture di trasporto ecosostenibili, le città verdi, oltre 23mila fattorie biologiche e i 200 percorsi ciclabili, ben 300 escursioni e oltre 130 paesaggi naturali nazionali, con 41 patrimoni dell’Umanità Unesco.
Nello specifico il consiglio è di andare alla scoperta di quei luoghi votati alla filosofia verde, come il nuovo Wälderhaus-Hotel Raphael di Amburgo, che ospita la Casa delle Foreste, ovvero una mostra sugli ecosistemi e un centro di ricerca, ma anche un albergo e un ristorante, dove i concetti di creatività e di prodotti regionali biologici si fondono in modo naturale.
Una delle reti virtuose tedesche che ha sposato l’ospitalità e la filosofia green è la Riserva biosfera Unesco Giura Svevo, dove la gastronomia locale e le fattorie didattiche, gli alberghi diffusi amministrati con energia rinnovabile, con spa sugli alberi e stanze nella foresta, sono diventati un esempio e un nuovo modo di viaggiare, tanto da vincere il Premio Nazionale per la Destinazione Turistica Sostenibile.
Fra le città verdi non poteva mancare Berlino, che dopo l’Expo 2015 ha aperto il suo giardino condiviso nel cuore della città, il Prinzessinnen Garten, dove cittadini e turisti possono fermarsi a bere e mangiare i prodotti degli orti comuni e aiutare nei lavori di coltura e manutenzione. Inoltre fino al 15 ottobre 2017 la capitale tedesca ospita l’IGA 2017, considerata una piccola Expo dello spazio verde, che ha coinvolto 26 architetti del paesaggio, impegnati nell’allestimento di una superficie espositiva di 104 ettari, per la realizzazione di un vero e proprio laboratorio d’innovazione naturale all’aria aperta, da visitare anche grazie alla nuova funivia, che permette di vedere a volo d’uccello tutta l’area espositiva.
A prendere la parola all’incontro anche l’architetto Andreas Kipar, della società Land Srl, che ha illustrato ai presenti tutte le possibilità di un viaggio sostenibile a Essen, Capitale Europea del verde 2017, e che negli ultimi 100 anni ha investito oltre 6 miliardi di euro per la nuova rinaturalizzazione del bacino del fiume Emscher: già capitale della cultura nel 2010, la città tedesca ha creato tre grandi assi, per tre itinerari legati alle biciclette, e il grande Krupp Park, divenuto una nuova area urbana open space. Essen è una città esemplare, in via di sviluppo, che ha investito sulla sostenibilità per accogliere gli amanti dello slow travel e accoglierli. Lì dove un tempo si trovavano cave e scavi di vecchie miniere, ora si vive nel verde all’interno di una nuova area urbana, dedicata alle residenze dei giovani, con laghi, parchi e boschi naturali per riappropriarsi del territorio.