Germania, l’incoming recupera l’85% dei flussi pre Covid
È un brindisi anticipato per l’incoming tedesco: questo grazie al risultato del recente panel di esperti internazionali del settore, che per conto dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (Gntb), ha fornito una valutazione della situazione economica attuale più che positiva, passata da meno 40 a più 25 (su una scala da meno 100 a più 100) dal primo al quarto trimestre 2022.
Il turismo tedesco incoming si è già ripreso in modo significativo nella stagione estiva 2022, perché nel terzo trimestre il volume dei pernottamenti degli ospiti stranieri ha raggiunto circa l’85% del livello pre crisi. Allo stesso tempo, il settore deve prepararsi a condizioni economiche ancora difficili. Il Gntb ritiene che offerte attraenti e sostenibili e ulteriori progressi nella trasformazione digitale siano essenziali per consolidare la posizione della Germania come destinazione ideale, in un mercato sempre più competitivo.
Secondo l’Ufficio federale di statistica, tra gennaio e settembre 2022 i pernottamenti dei visitatori internazionali sono saliti a 50,6 milioni, il 72% rispetto allo stesso periodo del 2019. A luglio hanno raggiunto l’84%, ad agosto l’83% e a settembre l’87%. I mercati principali di provenienza sono stati i Paesi Bassi, seguiti da Svizzera, Stati Uniti, Austria e Polonia.
Inevitabile l’assenza di due mercati precedentemente molto dinamici: quello cinese, a causa delle normativa anti Covid, e quello russo, in conseguenza del conflitto ucraino.
Per Petra Hedorfer, presidente del Consiglio direttivo del Gntb: «Le intenzioni di viaggio rimangono elevate. Lo conferma l’ultimo studio “Monitoring Sentiment in Intra European Travel” condotto dalla European Travel Commission – Etc nell’ottobre 2022. Il 70% dei viaggiatori provenienti dall’Europa, il mercato più importante per la Germania, che copre l’80% della domanda, sta pianificando di viaggiare nei prossimi sei mesi: un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Le destinazioni estere all’interno dell’Europa sono preferite dal 62% degli europei, con un aumento del 7% rispetto al 2021. Allo stesso tempo, la percentuale di coloro che desiderano fare una vacanza nel proprio Paese o un viaggio a lungo raggio è in calo del 3%».
Sulla base dei dati attuali, l’istituto di ricerche di mercato Tourism Economics prevede per la Germania un volume di circa 60 milioni di pernottamenti da parte di stranieri nel 2022: circa due terzi del precedente anno record del 2019. Un ulteriore aumento del turismo in entrata da 60 a 67 milioni di pernottamenti internazionali è previsto in Germania nel 2023.
Inoltre, le attività di marketing del Gntb si stanno concentrando per incentivare un turismo più sostenibile e stanno ottenendo buoni risultati: secondo le analisi dei dati della telefonia mobile effettuate da Teralytics per conto del Gntb, la quota di arrivi in Germania in treno è passata dal 10,6% al 14,4% tra gennaio e ottobre 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La durata del soggiorno, per chi arriva in aereo, è aumentata da una media di 8,3 a 9,9 giorni nei primi dieci mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019, secondo le analisi di Forward Keys, con una conseguente diminuzione dell’impronta di carbonio giornaliera.
E nel sondaggio autunnale dell’Etc, la Germania sale dal sesto al quarto posto dopo Francia, Spagna e Italia nella classifica delle destinazioni di viaggio più richieste per i prossimi sei mesi.