by Giampiero Moncada | 21 Febbraio 2025 17:17
FRANCOFORTE – Sono 311 milioni le persone che meeting e convegni riescono a richiamare in Germania. Lo dice Matthias Schultze, ceo del Gcb, German Convention Bureau, in quest’intervista video[1] concessa a L’Agenzia di Viaggi Magazine nel corso di un incontro organizzato all’aeroporto di Francoforte.
Secondo i suoi dati, la Germania si conferma una destinazione leader, trainata da una visione strategica che unisce innovazione, sostenibilità e capacità di attrarre talenti globali ed è pronta ad affrontare le sfide e le opportunità del settore, come quella del cambiamento climatico. In un mondo che vede i servizi evolversi velocemente e il business travel che disegna nuove geografie, ecco cosa aspetta alle agenzie di viaggi specializzate nel segmento congressuale.
Partiamo dai dati. Il settore eventi sta crescendo e ha raggiunto i livelli pre-Covid?
«Noi promuoviamo la Germania a livello nazionale e internazionale come destinazione per eventi business. Ogni secondo un viaggio d’affari nel mondo porta in Europa, e ogni 10 viaggi d’affari punta a un evento in Germania. Siamo la destinazione numero uno per gli eventi business. Solo lo scorso anno, 311 milioni di persone hanno partecipato a eventi business in Germania. Questo dimostra chiaramente quanto questo settore sia importante per l’economia tedesca e il panorama scientifico».
Come può il momento problematico dell’industria impattare sul settore dei meeting?
«I meeting svolgono un ruolo cruciale nel nostro Paese, in Europa e in ogni settore industriale e scientifico. Possono aiutare a risolvere questioni complesse, stimolare l’innovazione, costruire fiducia e permettere alle persone di acquisire nuove informazioni e condividere conoscenze. L’83% dei planner di meeting ed eventi in Germania, Europa e nel mondo cerca destinazioni legate al tema dell’evento e all’expertise regionale, scientifica ed economica».
Qual è il rapporto tra Mice e innovazione?
«Per far crescere il settore Mice, i Paesi devono migliorare l’innovazione industriale. Non posso affermare con certezza scientifica che più innovazione significa più crescita nel settore».
Cosa chiede l’industria?
«C’è un legame chiaro tra il tema di un evento e l’esigenza di expertise nella specifica regione in cui si svolge la conferenza. La nostra ricerca dimostra una chiara combinazione tra tema ed expertise regionale».
L’Europa ha un competitor: il tempo. È legato al cambiamento climatico?
«Il cambiamento climatico è una delle più grandi sfide attuali. Per questo collaboriamo con 28 Paesi europei in un programma di sostenibilità. L’unico vero competitor è il tempo, non altri Paesi».
Chi sono i principali clienti internazionali?
«Abbiamo strette relazioni con Usa e Cina, con uffici a New York e Pechino. I clienti cercano accessibilità e infrastrutture. La Germania offre 7.500 centri congressuali e convention hotel».
Come sta cambiando il mix tra business e leisure?
«Secondo l’Ipk World Travel Monitor, il 34% dei viaggiatori business internazionali in Germania combina il viaggio con ragioni private. Cercano servizi business durante la conferenza e servizi leisure nel resto del soggiorno, come tour, shopping e attività familiari».
Ma poi non cambiano hotel durante il soggiorno?
«No, la nostra ricerca mostra che il 73% di chi prolunga un viaggio business resta nello stesso hotel».
Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/germania-quanto-vale-il-mice-i-numeri-e-la-vision-del-convention-bureau/
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