I consumatori europei credono nella ripresa dell’economia. A dicembre, infatti, l’indice GfK sul clima dei consumi per i 28 Paesi dell’Unione europea ha raggiunto i 21,1 punti, il valore più alto degli ultimi dieci anni (era a 20,9 alla fine del terzo trimestre). E per il 2018, si prevede un aumento della spesa delle famiglie compreso tra l’1,5% e il 2%.
E se l’Italia si piazza all’ultimo posto per quanto concerne le aspettative economiche in Europa (-23,8 punti, in ripresa rispetto a febbraio quando si era a -55,6), c’è da dire che a dicembre scorso queste sono cresciute in media di 17 punti nell’Ue e di 28, 5 punti in più rispetto a settembre. Se Francia, Germania e Austria mostrano segnali decisamente positivi, in posti come la Romania si respira un’aria completamente diversa, probabilmente a causa della crisi di governo in questo caso. Nel complesso quindi le valutazioni risultano essere positive, e sono allineate con i dati forniti dalla Commissione europea, che prevede una crescita del 2,3% del Pil dei Paesi Ue.
Sono cresciute del 2% anche le aspettative sul reddito dei cittadini europei, raggiungendo quota 15 punti. Questo particolarmente in Austria e Slovenia mentre sempre la Romania ha subito le perdite più consistenti. Segno più poi per la propensione all’acquisto (+1) rispetto a settembre, assestandosi a 21 punti a fine 2017. Per questo indicatore, i maggiori incrementi sono stati registrati da Polonia e Austria.
Rolf Bürkl, esperto GfK di consumi, ha così commentato i risultati dello studio: «Nel corso di tutto il 2017 la fiducia nella crescita economica in Europa è aumentata notevolmente. Migliorano di conseguenza, anche se di poco, le aspettative relative all’aumento degli stipendi. Lo stesso vale anche per la propensione all’acquisto. Considerati tutti i fattori, per il 2018 si prevede un aumento nella spesa delle famiglie europee compreso tra 1,5 e 2 punti percentuali in termini reali. L’economia europea continuerà dunque a essere sostenuta dai consumi dei privati».
ITALIA: SEGNALI DI RIPRESA. In Italia, nell’ultimo trimestre dell’anno, le aspettative economiche sono cresciute solo di 4 punti, e nonostante questi miglioramenti, il Paese rimane ultimo in Europa. Si migliora poi anche a livello di reddito: a dicembre l’indicatore ha raggiunto i -1,2 punti, risalendo dalla quota -8,2 punti registrata a settembre. Maggiormente positiva è la performance sulla propensione all’acquisto degli italiani, a 21,1 punti.