Giappone, prove tecniche di riapertura con Mistral Tour
Uno spiraglio di luce si intravede dal Sol Levante per il mondo del travel outgoing. Mistral Tour, storico brand di Quality Group, con alle spalle una lunga storia di viaggi in Asia, e in Giappone in particolare, ha annunciato di essere stato inserito in una lista tra i pochi tour operator in Europa autorizzati dal governo nipponico a partecipare ad una prima prova di riapertura del Paese al turismo dall’estero.
Così a dicembre il t.o. porterà alcuni agenti di viaggi in due fam trip totalmente immersivi alla scoperta della “terra del sole nascente” per un viaggio lungo 12 giorni. «È una gioia per noi poter tornare a viaggiare in Giappone. È un primo segnale della volontà del paese del Sol Levante di riaprire e per noi un orgoglio essere coinvolti in queste prime prove di viaggio», dichiara Michele Serra, presidente di Quality Group.
Il Giappone, infatti, sta implementando vaire misure per permttere una prima fase di riapertura organizzata ai flussi esteri. Da lunedì scorso, il neo-eletto governo giapponese ha dato il via libera per l’ingresso nel Paese, con riduzione di quarantena da 10 a 3 giorni, agli stranieri che effettuano viaggi di lavoro a breve o lungo termine, o che siano studenti o lavoratori appartenenti ai programmi di tirocinio tecnico.
Un passo avanti significativo, seppur soggetto a molte condizioni, tra cui essere completamente vaccinati contro Il Covid-19, presentare un written pledge dell’azienda/ente invitante, e un dettagliato activity plan per indicare alle autorità le attività che si svolgeranno durante il soggiorno.
Ancora nessun via libera ufficiale però per i turisti, anche se il vice segretario di gabinetto Seiji Kihara ha affermato che il Giappone prenderà in considerazione la possibilità di consentire l’ingresso a gruppi di turisti stranieri entro la fine dell’anno, dopo aver studiato i modi migliori per controllare e monitorare le loro attività.
Da gennaio, le autorità giapponesi limitano l’ingresso degli stranieri che non hanno motivi particolari per entrare nel Paese, attuando una delle politiche di ingresso più rigide nella zona asiatica, secondo il New York Times.
Dopo le pressioni da parte del mondo imprenditoriale, anche il mondo del travel comincia a spingere per una riapertura dei confini ai viaggiatori dall’estero. Proprio ieri, in un’intervista a Reuters, Shinya Katanozaka amministratore delegato di All Nippon Airways, il più grande vettore aereo giapponese, ha dichiarato che la compagnia ha chiesto al governo di allentare le limitazioni ai visitatori stranieri e spera in un rilancio dei sussidi al turismo interno per stimolare i viaggi man mano che le infezioni diminuiscono.
A causa delle restrizioni dovute alla pandemia, i visitatori stranieri in Giappone – riporta il Japan Times – lo scorso anno sono stati 4.12 milioni, facendo registrare una diminuzione dell’87,1% rispetto all’anno precedente. Numeri decisamente distanti dal target dei 40 milioni di turisti che il Paese si era dato.
Nonostante questo, però, gli obiettivi nazionali rispetto al settore rimangono ambiziosi: 60 milioni all’anno, i visitatori internazionali che il Giappone spera di accogliere entro il 2030. Prima della pandemia, il turismo in entrata era passato da 8,3 milioni nel 2012 a 31,8 milioni nel 2019, secondo la Japan National Tourism Organization (Jnto). A gennaio 2020, secondo un rapporto di GlobalData, il Giappone ha registrato un tasso di crescita annuale degli arrivi internazionali dell’11,3%.
Adesso, però, è il 2024 l’anno a cui si guarda come obiettivo per una piena ripresa. «Non stiamo cambiando l’obiettivo del 2030 e stiamo cercando di capire come saremo in grado di raggiungerlo», ha dichiarato Kyoji Kuramochi, ceo di Japan National Tourism Organization (Jnto), aggiungendo che l’ente sta elaborando una serie di strategie per la ripresa. Tra queste, soprattutto la capitalizzazione degli sforzi compiuti durante i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.
Kuramochi ha affermato che i Giochi sono stati «un’ottima opportunità per attirare l’attenzione di quelle persone in tutto il mondo interessate a visitare il Giappone». Dopo il picco di contagi registrati ad agosto, i casi giornalieri sono diminuiti costantemente da settembre, grazie anche al tasso di vaccini. (circa il 73% della popolazione è stato completamente vaccinato).
Sembra esserci un cauto ottimismo anche da parte degli operatori stranieri. James Mundy, del tour operator britannnico InsideJapan Tours, ha dichiarato: «Con i casi quotidiani di Covid in tutto il paese che continuano a diminuire, è molto rassicurante per noi vedere che il governo appena eletto sta intraprendendo azioni positive nei confronti delle aperture. Speriamo che questo porti a una roadmap per l’apertura molto presto. Siamo certi che questa notizia incoraggerà ancora più persone a pianificare il prossimo viaggio in Giappone poiché diventa un’opportunità sempre più realistica».
Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.
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