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Gite e viaggi d’istruzione, ora il problema sono i micro appalti

Parco divertimenti_giovani

Tiene banco la questione gite scolastiche e viaggi d’istruzione. Dopo il “botta e risposta” tra le associazioni di categoria del turismo organizzato e l’Anac, l’Autorità anticorruzione, circa la deroga al Codice Appalti per gli affidamenti delle gare superiori ai 140mila euro, l’Associazione Parchi Permanenti Italiani, che rappresenta circa 250 strutture sul territorio nazionale tra parchi tematici, acquatici, faunistici e avventura, solleva il tema dei microaffollamenti.

Quello dei microaffollamenti è un problema, spiega in una nota l’Assocazione Parchi Permanenti Italiani, che è già stato sollevato dal mondo della scuola: “in assenza di soluzioni normative specifiche o di ulteriori deroghe dopo quella scaduta lo scorso 30 settembre, anche i micro appalti relativi a queste attività sono assoggettati alle regole dei grandi appalti pubblici, che impongono procedure complesse dai costi proibitivi, sia in termini economici che di tempo, tanto agli organizzatori, quindi scuole e altre istituzioni pubbliche, quanto agli enti ospitanti. Il risultato è, di fatto, un blocco quasi totale di tutte queste iniziative nei prossimi mesi”.

Molti parchi hanno un’offerta formativa: basti pensare, ad esempio, agli acquari e ai bioparchi. Se si aggiungono i campus estivi in parchi avventura, acquatici e a tema, il fenomeno coinvolge ogni anno circa 600mila giovani. «Si tratta di un fattore di arricchimento culturale e di un’importante valvola di sfogo, oltre che di un volume d’affari di circa 15 milioni di euro per i parchi, a cui si aggiunge un valore non trascurabile di indotto, che per la stagione 2025 è a rischio – commenta il segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani, Maurizio Crisanti – Il tema non riguarda solo un oggettivo calo della domanda da parte di scuole e altre istituzioni, ma anche l’impossibilità da parte degli stessi parchi, in particolare quelli più piccoli, di supportare la complessità di queste procedure in assenza di strutture e personale adeguatamente formato. Non è possibile che due classi scolastiche che vogliano visitare un parco avventura, a spese delle famiglie, debbano attivare la stessa procedura di un appalto pubblico».

L’Associazione ha già richiesto con forza ad Anac che, come già previsto per il 2024, venga concessa una deroga strutturale, quanto meno per i micro affidamenti nel settore scolastico fino a 5.000 euro, consentendo di escludere la vendita di biglietti per i parchi divertimento e spettacoli dal rigido perimetro del Codice Appalti. Luciano Pareschi, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aggiunge: «È indispensabile che il governo e le autorità competenti intervengano molto rapidamente per semplificare le regole, salvaguardando il diritto dei giovani a partecipare a queste iniziative di apprendimento e socializzazione che hanno un valore formativo importantissimo».

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