Giubileo, a che punto siamo?
Nodi trasporti e rincari

Giubileo, a che punto siamo?<br> Nodi trasporti e rincari
16 Dicembre 11:19 2024 Stampa questo articolo

«La pazienza paga». Così parlò Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, a margine di Atreju, la convention di Fratelli d’Italia che nei giorni scorsi ha ospitato un panel su “Giubileo e Turismo”, con la Capitale ancora affollata di cantieri. «Adesso abbiamo tante inaugurazioni e i cittadini stanno apprezzando le nuove opere. «È il momento di lavorare pancia a terra. Avremo molto da fare con tanti altri interventi per accogliere al meglio i pellegrini», ha detto il primo cittadino senza negare «qualche timore perché siamo partiti con grande ritardo per la crisi di governo e altro. Sono soddisfatto – ha concluso – ma i bilanci si fanno alla fine».

Intanto s’intravede – anzi, si vede – l’inizio dell’Anno giubilare che prenderà il via a brevissimo, ovvero il 24 dicembre 2024 con l’apertura della prima Porta Santa, quella di San Pietro, a cui seguiranno le aperture di San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. Un anno di eventi (qui il programma mese per mese) che si concluderà il 6 gennaio 2026. Nell’arco di questi mesi la Chiesa cattolica consente ai fedeli di chiedere l’indulgenza plenaria per sé e per i propri defunti. Un’occasione imperdibile di remissione dei peccati, ma anche di turismo, per cui si prevede l’arrivo nel nostro Paese – e in particolare a Roma – di 32 milioni di pellegrini. Un fiume in piena che ha indotto il foreign office Uk a porre il warning sull’Italia e la Francia a dubitare sul senso di un viaggio in Italia nel 2025.

LAVORI IN CORSO

Intanto, fronte cantieri romani, nei giorni scorsi è stata inaugurata la versione parzialmente pedonale di Via Ottaviano e il 20 dicembre toccherà a piazza Risorgimento, anticamera di San Pietro, che pure sarà semi pedonale. Il 23 sarà la volta di piazza Pia, mentre il giorno prima sarà tagliato il nastro all’entourage di piazza della Repubblica. L’inaugurazione di piazza San Giovanni è fissata invece per il 28 dicembre, mentre giorno 30 – giusto in tempo per la fine dell’anno – si alzerà il velo sulla nuova piazza dei Cinquecento, vicino la stazione Termini.

A Roma, ha sottolineato il presidente della Commissione Giubileo, Dario Nanni – è previsto «il rifacimento di circa 800 km di strade e interventi sulla mobilità per circa 1 miliardo di euro che prevedono tra l’altro l’acquisto di nuovi treni per le metropolitane e nuovi bus ecosostenibili. Un lavoro che lascerà in dote alla città tante opere e soprattutto l’idea che la città è in grado di affrontare le grandi sfide e di vincerle».

GRATTACAPO TRASPORTI

Sul tema è intervenuto nel corso di Atreju anche Franco Gattinoni, presidente di Fto, la Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio: «Il Giubileo è un’opportunità oggi, ma è soprattutto un volano e una vetrina per il turismo degli anni a seguire. L’importante è che vada tutto bene. Noi italiani siamo capaci di fare le cose bene, magari un po’ in affanno sui tempi, ma poi raggiungiamo gli obiettivi. Bisogna però mantenere un approccio pragmatico e non ideologico», ha detto.

Gattinoni, con la schiettezza che lo contraddistingue, non ha mancato di soffermarsi sui tasti dolenti, come «tutti questi scioperi» di cui «non abbiamo certo bisogno». E poi ha aggiunto: «Abbiamo chiesto al sindaco Gualtieri un intervento sui bus turistici e siamo lieti di qualche passo avanti, tuttavia resta il problema dei mezzi che portano i turisti dall’aeroporto all’hotel e pagano 600 euro di tassa per entrare in centro. Così non va bene, come non va bene l’intervento sugli Ncc e pesano pure i rapporti tra il turismo organizzato e le compagnie aeree low cost. Insomma, sui trasporti ci sono nodi da risolvere».

«Il turista che viene a Roma – ha ricordato – spesso va poi a visitare anche i luoghi fuori dalla città. Noi siamo importanti perché siamo collettore di servizi. Speriamo perciò di essere messi nelle condizioni di erogarli al meglio».

IL PATTO DELLA CARBONARA

Altro tema spinoso è quello dei prezzi fuori controllo. Da più parti si temono rincari insostenibili a Roma e non solo. Da qui la proposta dell’associazione Consumerismo No Profit tradotta in una mozione approvata nei giorni scorsi in Consiglio comunale per fissare un tetto ai listini dei piatti tipici della tradizione culinaria romana. Un provvedimento già soprannominato “patto della carbonara” che ne fisserebbe a 12 euro il prezzo giusto. L’iniziativa ha fatto discutere e non sarà certamente decisiva nel restituire ai visitatori un’esperienza di pellegrinaggio “onesta” nel nostro Paese.

Intanto, sul fronte degli strumenti ufficiali al servizio dei turisti, sul sito del Giubileo si può ottenere la Carta del pellegrino e scaricare l’app Iubilaeum25. Su Italia.it – il portale dell’Enit – è possibile consultare la sezione ad hoc sull’Anno Santo con la rassegna degli itinerari giubilari fuori Roma.

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