Giubileo e Olimpiadi porteranno 35 milioni di turisti in Italia
Nel 2023 ci sono stati 852 milioni di presenze turistiche, per una spesa complessiva di 84,6 miliardi di euro, ma ci attendono anni ancora migliori con 35 milioni in arrivo per il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Attrattori turistici internazionali di grande rilevanza al centro della Terza giornata nazionale del turismo.
«L’Italia è pronta per Giubileo e Olimpiadi – afferma Andrea Prete, presidente Unioncamere – ma ci potrebbero essere delle criticità: il primo rischio è l’overbooking, l’altro è la difficoltà di reperire il personale nel turismo». Secondo Prete è il caso di valutare un ritorno degli italiani andati a lavorare all’estero. Per quanto riguarda la ricettività, invece, il presidente di Unioncamere ritiene che bisognerà guardare anche oltre i confini del Lazio durante il Giubileo, a patto di avere un’eccellente mobilità.
Quanto alle imprese, le aziende del turismo dovranno, in questo nuovo quadro, indirizzarsi verso la sostenibilità, anche nel senso di accessibilità, e soprattutto investire in innovazione.
A fotografare l’evoluzione del turismo italiano e le prospettive in vista dei grandi eventi è Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) con l’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio.
La ricerca evidenzia che l’Italia attira sempre più millennial, ormai giunti al 41% della domanda, seguiti da un 29,5% di turisti appartenenti alla generazione X. I millennial che visitano l’Italia hanno una forte scolarizzazione, usano il web per informarsi, ma anche per recensire online e generano un volume d’affari di 34,2 miliardi di euro.
Le motivazioni che spingono a visitare il nostro Paese sono prettamente culturali, tanto che il 40,4% dei turisti si reca nelle città d’arte per una spesa complessiva di 42 miliardi di euro. Ma anche la natura ha un forte potenziale e il 22.8% dei millennial la predilige.
L’Osservatorio ha inoltre misurato l’evoluzione delle principali motivazioni di viaggio nell’ultimo decennio e il trend di crescita vede la cultura confermarsi al 1° posto (era 7°), seguita dall’enogastronomia, passata dall’11° al 5° posto, e dagli eventi, passati dal 19° al 12° posto, capaci di attrarre ormai il 6,5% dei flussi turistici, in particolare nel target altospendente.
Bene anche per le imprese nel decennio preso in esame: sono in crescita dell’11% rispetto al 2022 in un quadro generale di decrescita del 4% al di fuori del settore turistico. Imprese che, tra l’altro, occupano principalmente i giovani e le donne.
Non è dunque un caso che anche le previsioni per il Giubileo del prossimo anno e le Olimpiadi invernali del 2026 confermino in pieno questa resilienza del turismo. Per l’Anno Santo sono previsti 35 milioni di arrivi contro i 13 milioni del 2023. Genereranno 105 milioni di presenze per una spesa turistica di 16,7 miliardi di euro (nel 2023 è stata di 9,2 miliardi). Per Milano-Cortina, sono previsti 513.000 arrivi, +34% rispetto allo stesso periodo del 2023, per 1,8 milioni di presenze e una spesa turistica di 281 milioni di euro.
Secondo le stime Isnart per entrambi gli eventi emerge un rischio overbooking che è molto elevato per il Giubileo, in considerazione dei 400mila posti letto di attuale capacità ricettiva, che già oggi presentano un tasso di occupazione medio annuale del 66%. Un rischio probabile anche per Milano-Cortina, considerati gli attuali 250mila posti letto, con un tasso di occupazione medio nel periodo del 63%, parzialmente mitigato dal fatto che le maggiori presenze si distribuiranno in un territorio più ampio.
Isnart pone l’accento anche sulla ricettività non alberghiera. Ormai in Italia ci sono 760.000 abitazioni turistiche sul mercato, per in fatturato di 2 miliardi di euro. «Un settore che va regolamentato, ma che è un grande attrattore delle aree interne», ha sottolineato la presidente di Isnart, Loretta Credaro.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è conscio delle esigenze dei 35 milioni di visitatori in arrivo nel 2025. «Stiamo affrontando un percorso di trasformazione di Roma incentrato sulle infrastrutture digitali immateriali e su quelle materiali; si va oltre i grandi tesori noti per valorizzare le potenzialità di una città che può essere la prima al mondo per attrattiva turistica».
Secondo Gualtieri, i grandi cantieri porteranno un incremento di investimenti di hotel di lusso, che hanno intuito il valore di queste trasformazioni. All’attivo anche la creazione di una Dmo dedicata alla Capitale, in cui sono coinvolte le Camere di Commercio e Aeroporti di Roma, oltre al Comune. «Una fondazione – spiega il sindaco – che ha una struttura pubblica e privata atta a operare con agilità». Roma annovera tra i progetti digitali “l’assistente virtuale”, lancio imminente, e Gualtieri garantisce che per il Giubileo saranno finiti tre parchi di affaccio sul Tevere e 335 progetti d’investimento su siti turistici. Ci sarà un app per il patrimonio sacro di Roma che si integrerà con l’assistente virtuale.
Anche Ivana Jelinic, ad di Enit, insiste sugli investimenti necessari per eventi di questo tipo: «Le infrastrutture sono la prima esigenza del turismo, cui seguono gli investimenti indispensabili per la connessione digitale». Quindi mobilità, strade, potenziamento delle tratte ferroviarie. «Opere necessarie allo sviluppo del Paese non solo al turismo. Se noi utilizziamo i grandi eventi in chiave prospettica avremo investimenti che sosterranno il territorio – prosegue Jelinic – e questo non solo per le grandi città che hanno un appeal internazionale, ma anche per quei luoghi che i turisti stranieri devono ancora scoprire».
Jelinic ha infine osservato come l’Osservatorio evidenzi una crescita minore della generazione Z, che viaggia molto, ma potrebbe farlo di più in Italia: «Dobbiamo iniziare a essere attrattivi per i giovani, perché il nostro è un Paese meraviglioso ma al contempo fragile e credo che il digitale possa essere la chiave per questo target, ma anche per noi, per la gestione dei flussi».
Dello stesso parere il ministro del Turismo, Daniela Santanché, che ha concluso: «La sostenibilità è imprescindibile per il turismo come la digitalizzazione, che aiuta anche nella sburocratizzazione delle imprese».
Infine il ministro ha ricordato quanto gli eventi siano la chiave di attrazione essenziale per destagionalizzare i flussi: «Sono degli acceleratori di investimento, in quanto non si possono spostare nel tempo e quindi vanno realizzati per la data prestabilita; tutto quello che si può fare per portare i grandi eventi e manifestazioni in Italia bisogna farlo».