Gli inglesi tornano in Egitto. Quando toccherà agli italiani?

Gli inglesi tornano in Egitto. Quando toccherà agli italiani?
20 Settembre 08:54 2021 Stampa questo articolo

Ancora un passo avanti nell’allentamento delle restrizioni anti Covid per i britannici: dal 4 ottobre il sistema “a semaforo” per la regolamentazione dei viaggi internazionali sarà semplificato con una sola lista rossa di Paesi ad alto rischio. Elenco da cui saranno rimosse otto destinazioni, ovvero Egitto, Turchia, Maldive, Kenya, Oman, Sri Lanka, Bangladesh e Pakistan. Alcuni Paesi, tra cui l’Egitto, già dal 22 settembre transiteranno nella più morbida “amber list”.

Chi tornerà da questi Paesi non sarà più sottoposto a quarantena. In più, come anticipato la scorsa settimana, i test Pcr non saranno più richiesti ai viaggiatori completamente vaccinati che tornano in Inghilterra, mentre resta ancora solo un’intenzione la sostituzione del tampone del secondo giorno (ora obbligatorio e a carico del viaggiatore) con un test a flusso laterale, più rapido ed economico.

Scozia e Galles sono orientate a seguire l’Inghilterra nella revisione del sistema a semaforo, pur con qualche remora riguardo alle modifiche sul test Pcr. Le regole inglesi, riferisce la Bbc, rimarranno in vigore almeno fino al nuovo anno. «Lo scopo è rendere più facile viaggiare senza burocrazia, senza tanti test e con un maggiore livello di sicurezza ora che abbiamo vaccinato così tante persone», afferma il segretario ai Trasporti, Grant Shapps.

Per Stewart Wingate, amministratore delegato dell’aeroporto di Gatwick, questa è la soluzione che il mercato attendeva in risposta a una «significativa domanda repressa di viaggi». Ora, ha detto, i clienti «possono prenotare con maggiore fiducia in vista di Natale e oltre».

Da parte sua, l’amministratore delegato e presidente di British Airways, Sean Doyle, ha ricordato come meno dell’1% dei viaggiatori provenienti da Paesi a basso rischio sia risultato positivo, ragion per cui tutti i test sui vaccinati dovrebbero essere eliminati «in linea con la maggior parte degli altri Stati europei». Compreso il tampone del secondo giorno dopo il rientro e il modulo per la localizzazione dei passeggeri, che invece saranno ancora richiesti.

Per le destinazioni che si apprestano a fuoriuscire dalla lista rossa, come l’Egitto, il ritorno dei turisti britannici potrebbe segnare la prima vera ripresa del turismo, finora ancorato per lo più a mercati secondari dell’Est Europa.

Ancora in forse, invece, la riapertura dei corridoi dall’Italia al mar Rosso. A quanto si apprende, questi non sarebbero considerati prioritari dal governo, seppur fortemente richiesti dalle agenzie di viaggi che – con Sharm, Marsa e Hurghada – hanno da sempre fatto cassa in bassa come in alta stagione.

Secondo alcuni osservatori, sulla riattivazione dei flussi con l’Egitto potrebbero pesare i nodi geopolitici, anche se è recente l’incontro tra il nostro ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e l’ambasciatore egiziano in Italia, Hisham Badr, in cui è stata condiviso il come obiettivo di favorire gli scambi turistici in sicurezza.

L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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