Gli occhi dell’hôtellerie puntati sul green pass
Green pass anche nei ristoranti degli hotel oppure no? E se all’improvviso fosse richiesto anche per alloggiare in un resort? Tutti quesiti a cui, finora, l’industria dell’ospitalità non trova risposta. Per questo Confindustria Alberghi esprime, attraverso una nota firmata dalla presidentessa Maria Carmela Colaiacovo, la propria preoccupazione «per l’assenza di informazioni chiare in merito al nuovo provvedimento sul green pass che a partire dal 6 agosto si applicherà a molte attività che riguardano la quotidianità delle vacanze».
L’entrata in vigore coincide proprio con le settimane centrali delle vacanze estive «e le nostre aziende – afferma – stanno ricevendo moltissime richieste di chiarimenti da parte delle persone che si metteranno in viaggio in quei giorni».
Colaiacovo ribadisce come «ancora una volta la programmazione e la chiarezza si dimostrino elementi fondamentali per il turismo, per i cittadini e per gli operatori. Il nostro settore – ricorda la numero uno dell’associazione – soffre di un fermo quasi totale da oltre un anno e mezzo, chiediamo quindi con estrema sollecitudine tutte le informazioni indispensabili per continuare a garantire soggiorni in assoluta sicurezza e serenità per i nostri ospiti».
Al governo sono richieste «indicazioni chiare (e il più possibile definitive, ndr) sulle diverse modalità applicative del certificato verde, in modo da poter garantire ai cittadini italiani di poter fruire in piena serenità delle vacanze».
Sempre in queste ore, l’altra associazione dell’hôtellierie italiana, Federalberghi, ha pubblicato la sua indagine sui trend dell’estate, chiedendo allo stesso modo chiarezza sull’impiego del green pass.