Gnv, Catani: «E ora nuovi mercati e più destagionalizzazione»
Una presenza ormai consolidata sui mercati di Italia – Sardegna e Sicilia – Albania, Marocco, Spagna, Tunisia e Malta e un modello di sviluppo sempre più a vocazione internazionale. Gnv guarda oltre e, per bocca del suo amministratore delegato Matteo Catani – intervenuto a margine della conferenza stampa durante la due giorni a Genova di Gnv Awards 2018 – fa sapere di un possibile incremento di nuove rotte con più opportunità di mercato.
«Siamo nella fase di monitoraggio e ci stiamo focalizzando su tutta l’area del Mediterraneo ma non solo, cercando però di valutare quelle fette di mercato nelle quali il nostro modello di servizio può avere un reale vantaggio competitivo. Tra questi, i più papabili sono Nord Europa, Adriatico e Oltreoceano», ha precisato Catani.
Nel frattempo Gnv ha in pipeline due nuove navi, in consegna rispettivamente nel 2020 e nel 2022 e un’opzione per altre due navi. Tutte Ro/Pax – ovvero, destinate al traffico passeggeri e merci – e realizzate nei cantieri cinesi di Gsi, Guangzhou Shipyard International.
Le navi avranno una maggiore capacità di trasporto, 2.500 passeggeri e circa 500 cabine, e saranno dotate di un sistema di maggiore efficienza energetica, anche in termini di consumo carburante.
Per un impiego durante i mesi dell’alta stagione, le nuove navi avranno spazi più razionali, più aperti e con un arredamento moderno. «Sono due soluzioni che si legano allo sviluppo e al potenziamento della nostra compagnia, che punta sempre di più a incrementare il numero di merci e di passeggeri trasportati», rimarca il manager.
Una strategia di sviluppo che guarda, inevitabilmente, anche a una maggiore destagionalizzazione del traffico, scommettendo sopratutto su segmento Mice e turismo estero, principalmente proveniente da Germania e Francia.
«Grazie al nostro canale dedicato Gnv Mice, abbiamo infatti la possibilità di charterizzare le nostre navi anche per eventi, quali possano essere corporate o privati come concerti, da un minimo di 500 fino a 1.800 persone – spiega Catani – E proprio nel periodo di bassa stagione le agenzie viaggi possono adattare le nostre offerte a questo particolare segmento. Oltre a cercare di intercettare quei turisti stranieri, che non sono famiglie, con una maggiore propensione a viaggiare nei periodi di spalla, quali possono essere aprile e maggio».
Un modello di strategia commerciale che deve però necessariamente passare anche da chi si occupa di incoming, di accoglienza fuori i canonici periodi estivi. «Per il prossimo anno vorrei che insieme alle nostre agenzie partner potessimo studiare e concordare nuovi prodotti e offerte per incrementare appunto le vendite tutto l’anno. Ma per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno anche di un terzo soggetto, la destinazione. Che sia un lavoro sinergico tra istituzioni, enti e operatori pronti ad accogliere nuovi flussi che verranno».