Dallo scottante dossier Alitalia alla gestione di Ferrovie dello Stato, passando per le contrattazioni aziendali e sindacali passate e future fino alla finanziaria e alla rappresentanza estere del nostro Paese. Oltre al ritorno del turismo sotto il dicastero dei Beni Culturali e della guida di Franceschini, cambiano anche quattro ministeri strategici per l’economia del Paese e strettamente correlati al settore turistico.
Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture – dopo la criticata gestione Toninelli – passa nelle mani di Paola De Micheli, vicesegretaria del Pd ed ex sottosegretaria all’Economia durante il governo Renzi.
Roberto Gualtieri, invece, è il nuovo ministro dell’Economia al posto di Giovanni Tria. Il Tesoro dovrebbe entrare nella nuova Alitalia con una quota del 15% e dovrà affrontare la sfida di una manovra finanziaria non facile come primo bando di prova del nuovo governo. Professore di Storia contemporanea alla Sapienza ed europarlamentare del Pd dal 2009, Gualtieri è presidente della commissione affari economici e monetari dell’Europarlamento.
Dopo essere stato co-pilota del primo governo Conte targato Lega-5Stelle – come vicepremier assieme a Matteo Salvini – ora Luigi Di Maio lascia il timone del Mise e del ministero del Lavoro per accasarsi alla Farnesina come nuovo ministro degli Esteri. Al suo posto, allo sviluppo Economico ci sarà Stefano Patuanelli, già capogruppo al Senato del M5s. Patuanelli ha iniziato il suo attivismo nel Movimento già nel 2005 con i primi gruppi “Amici di Beppe Grillo”. Nei mesi scorsi il suo nome era stato accostato al ministero delle Infrastrutture come sostituto di Danilo Toninelli.