Gran Sasso, il traforo resta aperto
È stata revocata la chiusura del traforo del Gran Sasso, che era in programma a partire dal 19 maggio scorso. La decisione è stata presa nel corso di un incontro tra ministero delle Infrastrutture, Strada dei Parchi spa, Istituto di Fisica nucleare e acquedotti di Teramo e L’Aquila.
Vanno immediatamente in vigore però le prescrizioni che ne hanno scongiurato la chiusura, ovvero una sola corsia aperta per ogni galleria e il limite di 60 km/h. I tempi di percorrenza stimati per l’attraversamento aumenteranno quindi da 5 a 10 minuti.
Il modello di circolazione stabilito nel corso dell’incontro tecnico è progettato per ridurre al minimo i rischi di incidente e di ipotetici sversamenti liquidi nelle gallerie. Le prescrizioni frutto dell’accordo raggiunto servono infatti a impedire che un eventuale sversamento possa raggiungere la falda acquifera del Gran Sasso.
Si argina così la crisi che stava portando alla chiusura del tunnel, privo di un’impermeabilizzazione adeguata a evitare l’inquinamento della falda. Alla base del rischio chiusura c’è stata la vicenda giudiziaria sulla presunta “immissione incontrollata” di inquinanti che ha contaminato la risorsa idrica, che aveva portato Strada dei Parchi a predisporre la chiusura del traffico sull’A24 al traforo per evitare nuovi procedimenti per inquinamento.
Per la messa in sicurezza della falda, il ministero delle Infrastrutture si occuperà dei lavori di impermeabilizzazione e adeguamento sismico. Strada dei Parchi svolgerà gli interventi di mitigazione.