by Redazione | 2 Agosto 2024 7:00
Anche nel mondo delle Ota l’ondata cinese è l’incognita più inquietante dei prossimi anni. E la sintesi dell’analisi tracciata dagli esperti dell’Hotrec, l’associazione internazionale di hotel, ristoranti e caffè che raggruppa circa 44 associazioni di categoria nazionali.
In una rilevazione riportata dalla testata trade tedesca Fvw Travel Talk, secondo Hotrec, Booking detiene una quota di mercato del 72% nell’intermediazione online di hotel in Europa. Nel focus, anche se prevalentemente mirato sulla Germania, si colgono bene alcuni trend generali: riguardo ai voli, ad esempio, la spagnola eDreams Odigeo – sconfitta di recente in tribunale da Ryanair[1] – è la numero uno in Germania con il marchio Opodo e presidia altri mercati europei con quote di mercato a doppia cifra. Mentre Expedia, il portale leader del mercato statunitense, almeno in Germania si è ritirato dall’intermediazione di pacchetti vacanza e si è concentrato sulle proprie offerte “Click & Mix“.
Contestualmente i grandi player online si trovano ad affrontare la concorrenza del Gruppo Trip.com, il primo portale asiatico e terzo al mondo[2] per fatturato dopo Expedia e Booking, che di mese in mese sta bruciando le tappe di avvicinamento ai mercati europei più redditizi e si sta imponendo laddove appare debole la filiera della distribuzione tradizionale e diventa più facile intercettare nuova clientela.
Nella lucida analisi di Fvw Travel Talk si evidenzia che “la più grande concorrenza per le Ota non è la distribuzione tradizionale, ma i fornitori stessi. Che si tratti di compagnie aeree come Lufthansa, Ryanair o British Airways, o che riguardi ferrovie, catene alberghiere e grandi tour operator, tutti i player vogliono ormai risparmiare sulle commissioni Ota e avere il cliente direttamente nel loro sistema di distribuzione.
Ma dal momento che, comunque, i consumatori – soprattutto i più giovani – vogliono poter comparare e richiedere confronti, le Ota continueranno a essere consultate, soprattutto se queste ultime proseguiranno la politica della scontistica e delle offerte speciali, vedi ad esempio il programma Genius di Booking, che rappresenta un successo commerciale, anche se in tutta Europa è stata abolita la clausola parity fare e sempre più hotel offrono prezzi più vantaggiosi sui propri siti web”.
Sempre lo scorso anno, secondo le rilevazioni Hotrec, il 56% del fatturato complessivo della filiera turistica in Europa centrale è stato realizzato attraverso canali di vendita diretta dei tour operator, delle agenzie di viaggi, ma anche dei vettori e degli alberghi. Cioè una quota di mercato superiore rispetto a quella detenuta, sempre complessivamente, dalle Ota.
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