Geoparchi e parchi naturali rappresentano un’importante risorsa della Grecia per il suo turismo sostenibile.
Vikos – Aoos Unesco Global Geopark
Vikos – Aoos Unesco Global Geopark si trova nella regione dell’Epiro, Ioannina. Occupa la parte nord-occidentale della catena montuosa del Pindo ed è caratterizzato da alti rilievi aspri e da un paesaggio impressionante. Comprende il monte Smolikas (2.637 m slm), la seconda montagna più alta della Grecia, il monte Tymfi (2.497 m slm), e le due spettacolari gole di Vikos e Aoos.
Il geopark è costituito da rocce sedimentarie di acque profonde che, 20 milioni di anni fa, a causa della collisione delle placche africane ed eurasiatiche, furono piegate e fagliate dai potenti movimenti di compressione che prevalevano nell’area. Fa parte dell’Unesco Global Geopark.
Si possono trovare maggiori informazioni su: www.visitgreece.gr/experiences/nature/gorges/vikos-gorge/
Il paesaggio attuale rivela un campo carsico elevato a 2500 metri di altezza, che durante il Pleistocene era talvolta coperto da ghiacciai. L’alternanza di ambienti glaciali e interglaciali, e i processi geodinamici che hanno creato rapidi movimenti ascensionali, uniti ai fenomeni tettonico-carsici, hanno determinato condizioni favorevoli per un’intensa erosione, conferendo al rilievo dell’area la sua forma attuale. D’altra parte, le grandi quantità d’acqua liberate sono defluite tra le discontinuità causate dalle faglie e hanno scavato profondamente i blocchi di calcare, creando profonde gole. Il monte Tymfi con il suo substrato roccioso calcareo presenta ripidi pendii rocciosi e scogliere, gole profonde, laghi glaciali, sorgenti, ruscelli e fiumi. Arbusti sempreverdi, boschi di querce caducifoglie, conifere submediterranee e faggete ricoprono l’area, mentre la fascia altimetrica è caratterizzata da pinete balcaniche, pascoli subalpini, rocce nude e ghiaioni.
Sostenere le comunità locali
L’Unesco Global Geopark si trova all’interno dei confini amministrativi dei comuni di Konitsa e Zagori, in cui si trovano 62 insediamenti o piccole città. Il territorio conta anche diversi insediamenti e monumenti tradizionali risalenti al XIV-XIX secolo tra cui monasteri, scuole, chiese, cappelle e ponti ad arco in pietra.
L’agricoltura è un’attività che si svolge principalmente nella pianura di Konitsa, mentre la silvicoltura nelle fitte foreste delle montagne di Zagori e Konitsa. L’allevamento del bestiame è diffuso ovunque e una parte significativa è caratterizzata dal tradizionale schema della transumanza.
Il turismo è uno dei principali fattori economici e nella zona esistono numerosi hotel e ostelli, e tre rifugi di montagna. Escursionismo, arrampicata, rafting, kayak sono le attività ricreative più popolari. Il personale del Parco Nazionale del Pindo (il 70% della superficie dell’Unesco Global Geopark si sovrappone al Parco Nazionale) e il Centro di Educazione Ambientale di Konitsa, con sede nel geoparco, partecipano costantemente alle attività educative. I 2 centri di informazione e i 5 percorsi interpretativi aperti, nonché i 2 centri di informazione del Parco nazionale del Pindo supportano la consapevolezza sia dei locali che dei visitatori. Inoltre, vengono organizzati workshop, eventi e corsi didattici sui valori dell’Unesco Global Geopark per la popolazione locale e le scuole. L’agenzia Epirus Development Agency, inoltre, si sta concentrando sullo sviluppo sostenibile delle aree rurali, utilizzando l’Unesco Global Geopark come modello.
Parco Nazionale Lago di Prespa, casa dell’uomo e della natura
Il Parco nazionale di Prespa è condiviso tra tre Paesi, Albania, Grecia e Repubblica della Macedonia del Nord, ed è la prima area protetta transfrontaliera nei Balcani. Comprende due laghi, Mikri (minore) Prespa e Megali (Grande) Prespa, nonché il loro bacino idrografico, che si estende fino alle cime montuose circostanti. I due laghi si trovano a un’altitudine di circa 853 m, anche se molte delle cime intorno superano i 2000 m sul livello del mare. Il lago Mikri Prespa appartiene alla Grecia, ad eccezione della sua punta più meridionale che si trova in Albania, mentre il Megali Prespa è condiviso dai tre Paesi. Il parco nazionale si distingue per il suo ricco ambiente naturale e paesaggi suggestivi, l’architettura dei suoi villaggi e i monumenti bizantini.
Si tratta di uno dei più grandi parchi nazionali della Grecia, è il più ricco in termini di biodiversità, ed è protetto da diverse leggi e convenzioni nazionali, europee e internazionali. Qui si possono ammirare oltre la metà delle specie di uccelli, anfibi e mammiferi che si trovano in Grecia e la presenza di un numero così elevato di specie vegetali e animali in un’area così piccola sottolinea l’importanza del Parco nazionale. Prespa è inoltre l’ideale per il birdwatching poiché nella zona sono presenti quattro osservatori.
E si può esplorare attraverso Prespa Trails, una rete di 10 sentieri escursionistici e 3 piste ciclabili.
Si possono trovare maggiori informazioni su: www.visitgreece.gr/experiences/nature/lakes/small-and-big-prespa/
Parco Nazionale del Pindo “Valia Kalda”
Il Parco Nazionale del Pindo “Valia Kalda” si trova nella catena montuosa del Pindo ai confini delle prefetture di Grevena e Ioannina. Comprende la valle di Valia Kalda, che è attraversata da diversi corsi d’acqua, il più importante dei quali è Arkudorema, un affluente dell’Aoos.
Il nome “Valia Kalda” significa valle calda nel dialetto tradizionale e a quanto pare si tratta di un eufemismo, dovuto al fatto che si tratti invece di una delle regioni più fredde e umide della Grecia, con la neve che copre la foresta da 5 a 6 mesi all’anno.
Questo è uno degli ultimi habitat dell’orso bruno e luogo dove trovano rifugio invernale varie specie di fauna greca, come capre selvatiche, cervi, cinghiali, avvoltoi, picchi, aquile reali, cicogne nere, rettili, anfibi e mammiferi. Sono state censite in totale 72 specie di uccelli, 6 specie di anfibi e 7 specie di rettili, rare e protette in tutto il mondo.
Anche la flora è caratteristica, con numerose specie endemiche e rare protette. Vaste foreste di pino bianco e nero e faggio ricoprono gran parte del territorio, e sono presenti anche esemplari di abeti, querce, aceri e altre latifoglie caducifoglie. I funghi sono tra le forme di vita più interessanti e suggestive ospitate nel bosco.
Si possono trovare maggiori informazioni su: www.visitgreece.gr/experiences/activities/land-activities/trekking-in-valia-calda/
Geoparco di Grevena-Kozani
Il Grevena – Kozani Geopark è uno dei geoparchi riconosciuti della Grecia che sono stati inclusi nella mappa dei Geoparchi Mondiali dell’Unesco. È un’area con un patrimonio geologico particolarmente ricco e un’abbondanza di elementi che ricordano il mondo perduto di Pangea, l’antico mega-continente che esisteva prima della creazione dell’Europa e dell’Africa. Uno dei geositi emblematici del Grevena-Kozani Geopark è la gola di Portitsa.
Comprende aree come la gola di Portitsa, Vasilitsa, Valia Kalda, Orliakas, Vounasa, Trypmenii a Mikralivados, i siti di scavo dove sono stati trovati elefanti preistorici.
Nell’area del Geoparco sono stati rinvenuti anche importanti fossili di mastodonti, mammut, elefanti, rinoceronti, ippopotami e altre specie. Tra i reperti più importanti sono state trovate qui le zanne più grandi del mondo, lunghe 5,02 m, appartenenti a un mastodonte (Mammutborsoni). I fossili sono esposti nel Museo Paleontologico di Milia Grevena.
Il geoparco ospita anche diversi villaggi, ponti di pietra, chiese, monasteri, scuole e case di tipica architettura tradizionale, che formano imponenti monumenti culturali.
Per informazioni www.geoparkgrevenakozani.com
La foresta pietrificata di Lesbo, un monumento della natura
Tronchi fossilizzati, sparsi su un’area di 150 chilometri quadrati racchiusa dagli insediamenti di Sigri, Eresos e Antissa nella parte occidentale dell’isola di Lesbo, testimoniano nel modo più impressionante la storia geologica del bacino dell’Egeo per 20 milioni di anni. Violente eruzioni vulcaniche provocarono l’espulsione di un’enorme quantità di cenere, che in breve tempo ricoprì l’area dove oggi si trova la Foresta pietrificata.
I processi della natura che seguirono portarono alla sostituzione, molecola per molecola, della sostanza organica naturale degli alberi e la sostituzione fu così perfetta che le caratteristiche morfologiche dei tronchi (la corteccia esterna, gli anelli annuali) ma anche le radici, i frutti, le foglie – protette all’interno delle rocce vulcaniche – si conservano ancora oggi in ottimo stato. Questo dimostra l’enorme valore scientifico della Foresta pietrificata, che è stata designata dallo Stato greco come “Monumento naturale preservabile” ed è stata dichiarata uno dei principali Geoparchi europei per il periodo 2011-2014.
Si tratta di una delle foreste pietrificate più grandi del mondo, con centinaia di tronchi in piedi e abbattuti – il più alto misura 20 metri – di conifere e altre specie; i loro colori brillanti, in tutte le sfumature del rosso, del giallo, del verde e del nero compongono un insieme unico.
I principali siti fossili sono stati recintati e sono state create tutte le infrastrutture adeguate per agevolare la visita dei quattro parchi dell’area: il Parco della Foresta Pietrificata, il Parco Sigriou, il Parco Plaka e il Parco sull’isolotto di Nissiopis. Inoltre, è possibile percorrere una rete di sentieri escursionistici che collegano i principali punti di interesse. Sempre nella parte occidentale dell’isola sono presenti due importanti percorsi turistici, noti come “i Sentieri della Lava” – che partono da Kalloni e attraversano il Geoparco in tutta la sua estensione, lungo la rete stradale.
A Sigri si può visitare il Museo di Storia Naturale della Foresta Pietrificata di Lesbo dove ammirare diversi reperti provenienti dal sito. Dal 2004 fa parte della Rete Mondiale dei Geoparchi dell’Unesco ed è membro fondatore della Rete Europea dei Geoparchi dal 2000. Mostre permanenti e periodiche, presentazioni multimediali ed eventi speciali svelano l’intera storia geologica del bacino dell’Egeo.
Per informazioni www.petrifiedforest.gr
La Calcidica, campionessa di Bandiere Blu
Da 6 anni consecutivi la Calcidica – Halkidiki – è la destinazione capofila in Grecia con 96 Bandiere blu – 87 spiagge, 6 per gli operatori nautici e 3 per i porti turistici (dati 2022) – , confermando dunque il riconoscimento per l’ambiente costiero, la qualità dell’acqua, la sicurezza e l’accessibilità.
La Bandiera Blu è un marchio ecologico volontario assegnato a oltre 4.600 spiagge, porti turistici e operatori del turismo nautico sostenibile in 50 Paesi in Europa, Sudafrica, Marocco, Tunisia, Nuova Zelanda, Brasile, Canada e Caraibi. Il Programma è di proprietà e gestito dall’organizzazione indipendente senza scopo di lucro Foundation for Environmental Education (FEE).
Per ricevere il marchio virtuoso, infatti, una spiaggia non deve solo risultare dotata di un’eccellente qualità dell’acqua, ma deve soddisfare un totale di 33 criteri (che sono invece 38 per i porti turistici e 51 per gli operatori nautici), riguardanti anche pulizia, gestione ambientale e sensibilizzazione, comfort e servizi vari, informazioni, sicurezza dei visitatori e tutela del litorale.
Si possono trovare maggiori informazioni su: www.visitgreece.gr/mainland/macedonia/halkidiki/
Il Geoparco di Psiloritis
Il Geoparco di Psiloritis è stato fondato come Parco Naturale informale nel 2001 dalla società A.K.O.M.M. – Psiloritis Development S.A. O.T.A. con il supporto scientifico del Museo di Storia Naturale dell’Università di Creta. Grazie alla ricca geodiversità, alla bellezza del paesaggio e alla sua storia e tradizione, lo Psiloritis Geopark è entrato a far parte, sin dalla sua fondazione, della Rete dei Geoparchi Europei e poco dopo della Rete dei Geoparchi Globali, ottenendo così un riconoscimento globale.
Fin dalla sua creazione, in collaborazione con i Comuni del Parco e altri enti competenti il geoparco ha sviluppato l’infrastruttura adeguata per offrire sia ai suoi ospiti che ai suoi residenti una vita di qualità in un ambiente non urbano.
Oggi lo Psiloritis Geopark partecipa attivamente agli sforzi globali per proteggere e valorizzare l’ambiente, il patrimonio naturale e culturale, nonché lo sviluppo locale sostenibile attraverso il geoturismo e altre forme di turismo alternativo.
Il 17 novembre 2015 a Parigi, la Conferenza Generale dell’Unesco ha accettato all’unanimità la creazione del nuovo programma dell’organizzazione “International Geosciences and Geoparks Program” (Programma Internazionale delle Geoscienze e dei Geoparchi), che istituisce il riconoscimento delle aree con il titolo “Global Geoparks “. Da allora l’area è stata riconosciuta come Geoparco Mondiale della Psilorite dell’Unesco.
Si possono trovare maggiori informazioni su: www.psiloritisgeopark.gr/en/fysiko-parko-psiloriti-pagkosmio-gewparko-unesco/
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