Green fuel, Iata introduce il Registro Saf per il trasporto aereo

Green fuel, Iata introduce il Registro Saf per il trasporto aereo
04 Giugno 11:16 2024 Stampa questo articolo

Istituzione di un Registro Saf nel primo trimestre del 2025 per accelerare l’adozione dei carburanti sostenibili per l’aviazione. Lo ha annunciato Iata – International Air Transport Association, durante l’assemblea annuale a Dubai, spiegando che verranno contabilizzate e segnalate con precisione le riduzioni delle emissioni da Saf.

Il Registro è stato elaborato in consultazione con compagnie aeree, autorità governative, organizzazioni internazionali, Oem, produttori e fornitori di carburante, aeroporti e società di gestione dei viaggi aziendali. Si prevede che il Saf rappresenterà fino al 65% della mitigazione totale del carbonio necessaria per raggiungere zero emissioni nette nel trasporto aereo entro il 2050.

«Il Saf è fondamentale per la decarbonizzazione dell’aviazione – sottolinea Willie Walsh, direttore generale della Iata – Le compagnie aeree ne vogliono di più e sono pronte a utilizzarne ogni goccia. Il registro Saf aiuterà a soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate per aumentare la produzione. I governi hanno bisogno di un sistema affidabile per monitorare la qualità e le quantità di Saf utilizzati e i produttori devono rendere conto in modo accurato di ciò che è stato consegnato ed effettivamente decarbonizzato».

«I clienti aziendali – prosegue Walsh – devono essere in grado di rendicontare in modo trasparente le proprie emissioni, mentre i vettori devono avere la certezza di poter rivendicare i benefici ambientali dei Saf acquistati. Ebbene, il Registro soddisferà tutte queste esigenze e contribuirà a creare un mercato globale garantendo che le compagnie aeree abbiano accesso al Saf ovunque venga prodotto e che i produttori abbiano accesso alle compagnie aeree indipendentemente dall’ubicazione».

In qualità di promotore, Iata sta lavorando con organizzazioni di certificazione e produttori di carburante per standardizzare i dati per un’elaborazione efficiente.Il Registro aiuterà le compagnie aeree a rispettare normative come il sistema di riduzione della compensazione delle emissioni di carbonio per l’aviazione internazionale (Corsia) e il sistema di scambio di quote di emissioni dell’Ue, garantendo la conformità ai mandati Saf e fornendo trasparenza alle autorità in merito alla riduzione delle emissioni.

Garantirà, inoltre, che i principi contabili e di reporting Saf concordati nel settore siano rispettati e pienamente in linea con i protocolli internazionali e le migliori pratiche del settore. Assicurata l’efficienza in termini di oneri: la partecipazione al registro avverrà, infatti, sulla base del recupero delle spese, per evitare di aggiungere inutili barriere di costo all’incremento del Saf.

PRESENZA DEI GOVERNI DECISIVA

Fondamentale la partecipazione dei governi, con l’obiettivo specifico di garantire la conformità ai requisiti delle autorità dell’aviazione civile. Le autorità competenti possono convalidare e approvare rapidamente le dichiarazioni, aggiornare gli inventari nazionali delle emissioni e allineare le proprie azioni agli standard internazionali, come quelli stabiliti dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (Icao).

La Iata ha annunciato che le proiezioni per triplicare la produzione di Sustainable Aviation Fuels nel 2024 portandola a 1,9 miliardi di litri (1,5 milioni di tonnellate) è a buon punto. Ciò rappresenterebbe lo 0,53% del fabbisogno di carburante dell’aviazione nel 2024.

La produzione di combustibili rinnovabili è condivisa da molte industrie e aumentarla è fondamentale per aumentare il potenziale del Saf. Circa 140 progetti di combustibili rinnovabili con la capacità di produrre Saf entreranno in produzione entro il 2030. Se tutto procederà come da copione, la capacità di produzione totale di combustibili rinnovabili potrebbe raggiungere i 51 milioni di tonnellate entro il 2030, con una capacità di produzione distribuita su quasi tutte le regioni.

OBIETTIVO RIDUZIONE ENTRO IL 2030

Attraverso l’Icao i governi hanno fissato l’ambizione di raggiungere una riduzione del 5% delle emissioni di Co2 grazie al Saf entro il 2030. Per raggiungere l’obiettivo, circa il 27% di tutta la capacità di produzione di carburante rinnovabile disponibile nel 2030 dovrebbe essere Saf, che attualmente rappresenta appena il 3% di tutta la produzione di combustibili rinnovabili.

«L’interesse per Saf sta crescendo e il potenziale è ampio – osserva Walsh – Ma i piani concreti che abbiamo visto finora sono lungi dall’essere sufficienti. I governi hanno fissato chiare aspettative, ma ora devono attuare politiche per garantire che le compagnie aeree possano effettivamente acquistare Saf nelle quantità richieste».

Esistono diverse potenziali soluzioni per accelerare l’accesso dell’aviazione alle quantità critiche di Saf:

Diversificare le materie prime: circa l’80% di Saf che sarà prodotta nei prossimi cinque anni proverrà probabilmente da acidi grassi idrogenati (Hefa), oli da cucina usati e grassi animali. Accelerare l’uso di altri percorsi e materie prime certificati (compresi quelli agricoli) e residui forestali e rifiuti urbani) amplierà notevolmente il potenziale di produzione di Saf.

– Le raffinerie esistenti possono essere utilizzate per coprocessare fino al 5% delle materie prime rinnovabili approvate insieme ai flussi di petrolio greggio. Questa soluzione può essere implementata rapidamente ed espandere la produzione Saf. Tuttavia, le politiche devono essere messe in atto con urgenza.

– Incentivi per migliorare il mix di produzione negli impianti di combustibili rinnovabili: gli attuali impianti di combustibili rinnovabili sono progettati per massimizzare la produzione di diesel e spesso beneficiano di incentivi oltre alla domanda di lunga data del trasporto su strada. Man mano che il trasporto passa all’elettrificazione, dovrebbero essere stabilite politiche per spostare la produzione verso la necessità a lungo termine del trasporto aereo per il Saf. Gli incentivi mirati possono contribuire a facilitare il passaggio dal diesel rinnovabile al Saf.

– Incentivi per incrementare gli investimenti nella produzione di combustibili rinnovabili: la produzione di tutti i combustibili rinnovabili dovrà aumentare rapidamente e, tra questi, la necessità di una quota crescente della produzione di Saf richiederà un forte sostegno politico. In primis la grande sfida degli Stati Uniti con investimenti da 3 miliardi di dollari. Crediti d’imposta stabili e a lungo termine massimizzerebbero ulteriormente la capacità di produzione di Saf sia negli impianti esistenti che in quelli nuovi.

IL SOSTEGNO DEL PUBBLICO

Un recente sondaggio Iata ha rivelato un significativo sostegno del pubblico al Saf. Circa l’86% dei viaggiatori concorda sul fatto che i governi dovrebbero fornire incentivi alle compagnie aeree per utilizzare Saf. Inoltre, la stragrande maggioranza dei passeggeri aerei concorda (86%) sul fatto che le principali società petrolifere dovrebbero dare priorità alla produzione di Saf.

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