Site icon L'Agenzia di Viaggi Magazine

Green pass all’italiana:
scatta l’obbligo (quasi) ovunque

draghi

Il “dado verde” è tratto: il governo ha varato quello che i media hanno già ribattezzato il green pass all’italiana, nato sull’esempio francese. Il decreto validato poche ore fa dal Consiglio dei ministri estende, a partire dal 6 agosto, l’utilizzo del certificato di vaccinazione, negatività e immunità al Covid per accedere a ristoranti e locali al chiuso, ma anche a spettacoli, eventi, musei, mostre palestre, piscine. E ancora: stadi, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali e di divertimento, sale da gioco, casinò, concorsi. E per chi non rispetta le nuove regole? Sono previste sanzioni da 400 a 1.000 euro sia a carico dell’esercente, sia dell’utente, con la chiusura dell’attività da 1 a 10 giorni in caso di violazione ripetuta per tre volte in tre giorni diversi.

Il pass non sarà, invece, necessario per i viaggi in aereo, treno e nave, né per villaggi turistici e hotel. Capitolo a parte per le discoteche che rimarranno chiuse: l’esecutivo ha assicurato che verranno risarcite con un fondo istituito ad hoc. La quarantena, poi, sarà ridotta a sette giorni per chi è dotato di certificato. Quindi se un vaccinato entra in contatto con un positivo e ha il pass dovrà stare in isolamento un tempo minore.

Altra novità riguarda i tamponi scontati: “Un protocollo d’intesa con le farmacie e le altre strutture sanitarie – fa sapere Palazzo Chigi – assicurerà fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto”.

Nella conferenza stampa il premier Mario Draghi ha evidenziato come «l’economia italiana vada bene e si stia riprendendo, ma la variante Delta sia minacciosa perché si espande molto più rapidamente di altre varianti». «Altri Paesi europei hanno più contagi di noi, ma abbiamo imparato che senza reagire subito, potremmo risultare penalizzati – ha detto il presidente del Consiglio – Da qui i provvedimenti presi sul fronte Covid-19 con l’utilizzo della certificazione verde su base estensiva». Comunque, la campagna di vaccinazione, a detta di Draghi procede a passo spedito con «circa due terzi degli italiani con più di 12 anni che hanno ricevuto la prima dose. La pressione sugli ospedali, infatti, è diminuita. La situazione è in forte miglioramento, la produzione industriale è cresciuta dell’1,2%, l’occupazione è in aumento e con la stagione estiva ci aspettiamo un ulteriore incremento».

Il premier è stato poi perentorio nel sottolineare che «il green pass non è un arbitrio, ma una condizione per tenere aperte le attività economiche, soprattutto in questo momento. L’estate che stiamo vivendo è serena e vogliamo che rimanga tale. Gli italiani possono divertirsi, ma con la garanzia che questo avvenga senza entrare in contatto con altre persone contagiose».

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è poi entrato nel dettaglio dei provvedimenti: «Il decreto si basa su tre punti di svolta: la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021, il cambio dei parametri per l’individuazione dei colori delle regioni con parametro prevalente il tasso di ospedalizzazione. Quando le terapie intensive supereranno il 10% la regione entrerà in zona gialla, se si supererà il 20% si entrerà in zona arancione, oltre il 40% in zona rossa. Terzo passaggio chiave l’estensione del green pass, appunto. Abbiamo ritenuto doveroso aggiornare le regole proprio per salvaguardare gli italiani che vogliono continuare a lavorare, divertirsi e fare vacanze».

Su quest’ultimo tema, soprattutto guardando al panorama europeo, l’associazione dei t.o. Astoi ha di recente diramato una nota in un cui ha definito fallimentare l’impiego del certificato verde, viste le sue numerose declinazioni da Paese a Paese.

Exit mobile version