Dopo l’obbligo di green pass base nei negozi, comprese le agenzie di viaggi, scatta oggi l’imperativo della vaccinazione – ovvero del super green pass – per gli over 50 sul luogo di lavoro.
Di contro, si va verso un allentamento delle restrizioni, come preannunciato dal premier Mario Draghi e ribadito nelle scorse ore a Milano dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, con un graduale ripristino degli spostamenti.
Un tasto, questo, su cui continua a battere l’associazione dei t.o. Astoi, che sui social rincara la dose: «Australia, Filippine, Tunisia e Marocco riaprono i loro confini, e ancora, in Europa, Grecia, Svezia, Portogallo, Francia, Lituania e Regno Unito allentano le procedure di ingresso per i viaggiatori. Segnali di speranza (con la s minuscola) che ci auguriamo siano solo l’inizio di una nuova fase di ripartenza. Il divieto, tutto italiano, di viaggiare per turismo si conferma sempre più una misura anacronistica, antieuropeista e obsoleta che bisogna superare al più presto».
Un divieto generalizzato di turismo in gran parte delle mete extra Ue (Elenco E) che, se non rimosso prima, dovrebbe cadere al termine dello stato d’emergenza in vigore da oltre due anni a causa del Covid. E l’orientamento, visto il calo dei contagi e dei ricoveri, è di non prorogarlo.
Entro questa data si capirà anche se resterà o meno il green pass: il governo non ha ancora preso una decisione ufficiale, anche se è probabile che rimanga in piedi l’obbligo almeno fino al 15 giugno.