Abolire il green pass? Per ora, quantomeno a livello europeo, non se ne parla. Anzi, si va nella direzione di una proroga. «La Commissione Ue ha adottato una proposta per estendere di un anno il certificato Covid digitale, ovvero fino al 30 giugno 2023», annuncia Christian Wigand, portavoce della Commissione europea. «Il virus continua a essere diffuso» nel vecchio continente, dice, e «dobbiamo essere pronti per un possibile aumento dei contagi nella seconda metà dell’anno o per l’emergere di nuove varianti».
Il green pass, spiega Wigand, «è una misura eccezionale e continua a essere tale. Tuttavia dobbiamo garantire che gli europei possano viaggiare in sicurezza nell’Ue».
Da Bruxelles è arrivata anche la proposta di ampliare la portata dei tipi di tamponi riconosciuti «includendo test antigenici di laboratorio di alta qualità, tra le tipologie che consentono il rilascio del certificato».
L’Unione europea vorrebbe garantire, poi, che «i certificati di vaccinazione contengano il numero complessivo corretto di dosi somministrate in qualsiasi Stato membro e non solo nello Stato che rilascia il certificato». Una modifica che si è resa necessaria «per affrontare le preoccupazioni sollevate dai cittadini in merito ai certificati che indicano un numero errato di dosi quando queste sono state ricevute in diversi Stati membri».
Per garantire che la proroga del green pass sia adottata in tempo, ovvero prima del 30 giugno 2022, attuale data di scadenza del regolamento Ue sui certificati digitali, la Commissione «invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad adottare rapidamente la proposta».
L’Italia, da parte sua, ha appena modificato le regole sul certificato verde rendendo illimitata la durata del booster.