Green Pass Ue da maggio, ma l’industria turistica chiede di più

Green Pass Ue da maggio, ma l’industria turistica chiede di più
27 Aprile 07:51 2021 Stampa questo articolo

L’Europa accelera ancora sul Digital Green Certificate anticipando la fase di trial già a maggio per renderlo operativo poi in tutta l’Ue a partire dal mese di giugno. Ma l’industria del turismo chiede uno sforzo in più agli Stati e all’Unione Europea. Se la prima notizia arriva da Paola Testori Coggi, che guida la task force su salute globale e Covid-19 del T20 (think thank creato per la presidenza italiana del G20 in corso quest’anno), la seconda reazione è frutto degli interventi di Gabriele Burgio, presidente di Alpitour spa, del managing director di Airlines for Europe, Thomas Reynaert, e di Ivan Bassato, direttore delle operazioni di Aeroporti di Roma. Tutti quanti hanno partecipato al webinar “How to safely reopen international travel”: l’evento, organizzato dall’Istituto Affari Internazionali e da Boeing Italia.

Gabriele Burgio ha insistito molto sul fatto che l’Unione europea – sebbene si stia dotando di un Pass unico per riaprirei ai viaggi – non si sia impegnata a sufficienza nello stabilire regole comuni. «Bisogna riconquistare la fiducia dei consumatori ristabilendo un poco di trasparenza e di chiarezza. Negli utili mesi c’è stato troppa confusione sia sulle norme e le restrizioni tra i vari Paesi europei, sia riguardo ai vaccini, il loro utilizzo e il lungo dibattito sulle fasce d’età, i brand, la efficacia ha creato diffidenza», ha sottolineato il presidente di Alpitour.

«Ben venga il Digital Green Certificate, ma bisogna comunque chiarire perché in Europa ogni Stato viaggia per conto suo sulle regole per chi entra nel Paese – rimarca Burgio – chi accetta tamponi antigienici, chi solo Pcr, chi li vuole effettuati in 48 ore, chi in 72. La mini-quarantena introdotta prima di Pasqua dal ministero della Salute italiano ha ovviamente scoraggiato i viaggi in Italia e gli spostamenti all’estero (vedi le Canarie, ndr). I legislatori statali ed europei, quindi, devono rispondere alle preoccupazioni dei turisti e degli operatori con norme chiare e uniformità di misure».

Per Ivan Bassato di Adr, «il Digital Green Certificate non è la soluzione, è solo una parte delle soluzioni che i governi devono mettere in campo per una vera ripresa che inizi già in questa stagione estiva. Stiamo notando che la Commissione Europea sta facendo degli sforzi per uniformare regole e misure in tutta l’Ue, ma bisogna fare presto. Se resta intatto questo quadro disomogeneo le previsioni per l’estate non saranno positive».

Bassato, poi, ha rilanciato con forza il modello Fiumicino con i voli Covid tested per gli Usa: «È un modello sicuro, efficiente ed efficace per la ripartenza e va esteso quanto più possibile. Il 99,3% dei quasi 200mila passeggeri testati nei nostri voli Covid tested è risultato negativo e “sano”. La nostra è una best practice che deve proseguire insieme all’abolizione della quarantena e delle restrizioni».

Bisogna, poi correre con le vaccinazioni di massa, prosegue Bassato, «anche perché l’European Centre for Disease Control ha dimostrato con evidente mediche e scientifiche che tra vaccinati è possibile eliminare il distanziamento fisico e la mascherina. Questi sono fatti che porteranno a una svolta».

Il managing director di Airlines for Europe, Thomas Reynaert, infine sottolinea come «il grande blocco alle prenotazioni e alla ripartenza è dato dalla quarantena e dal restrizioni. La summer 2021 mette in gioco la sopravvivenza di molte compagnie aeree che, altrimenti, avranno bisogni di ulteriori finanziamenti e aiuti per resistere alla crisi perdurante».

Angela Natale, managing director South Europe di Boeing ha infine rimarcato l’importanza di una visione strategica tra imprese e governi: «Il nostro obiettivo è instaurare un dialogo costruttivo tra pubblico e privato per far ripartire i viaggi internazionali. Lo sforzo delle vaccinazioni di massa sarà necessario perché abbiamo visto come il booking negli Usa sia ripartito in maniera rapida e importante. Credo infine che il settore dell’aviazione sia stato estremamente rapido ed efficace nell’affrontare i grandi cambiamenti che la pandemia ha portato nel settore dei trasporti. Anche per questo motivo Boeing si è subito concentrata sulla Confident Travel Initiative per supportare la ripartenza dei viaggi».

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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