Fs: criticità nel bilancio, ma il Piano da 60 miliardi va avanti
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Luci e ombre per il Gruppo Fs che presenta piccole crepe nel bilancio 2024, proprio mentre procede l’ambizioso piano d’investimenti per 60 miliardi di euro, ai quali si aggiungono i 25 miliardi del Pnrr, di cui 12 già contabilizzati nel 2024 e i restanti 13 da contabilizzare entro il 2026.
È il quadro d’insieme delineato da Stefano Donnarumma, amministratore delegato dell’azienda ferroviaria, davanti ai deputati della Commissione Trasporti. Due i punti dolenti nel consuntivo tracciato dall’ad nell’audizione: il primo riguarda la controllata Anas che, come testualmente dichiarato da Donnarumma, presenta un conto economico «causa di non pochi grattacapi». Il secondo problema è insorto con la sentenza del Consiglio di Stato di agosto 2024, che ha sancito l’illegittimità dell’acquisizione di Ferrovie del Sud Est, annullando così lo stanziamento del ministero per 70 milioni di euro.
Nel corso dell’audizione parlamentare Donnarumma ha poi spiegato che il mondo delle ferrovie italiane affronterà una trasformazione senza precedenti con un investimento complessivo di quasi 100 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. Un progetto ambizioso, che molti analisti hanno definitivo «faraonico», sia perché si tratta di una delle più grandi iniezioni di capitale mai effettuate nel sistema ferroviario nazionale – mirata a modernizzare e potenziare l’intero sistema – sia per l’impegno in risorse umane combinato con l’inevitabile ricorso all’intelligenza artificiale che rivoluzionerà metodologie e gestione operativa.
Il piano di investimenti si propone infatti di migliorare l’efficienza del trasporto ferroviario, attraverso una drastica riduzione dei tempi di percorrenza e contestuale aumento delle frequenze nei servizi. Ci sarà poi l’impegno per la sostenibilità ambientale e un adeguamento delle infrastrutture esistenti che necessitano di urgenti interventi all’insegna della sicurezza nel trasporto di persone e merci.
Un aspetto cruciale del piano di investimenti riguarda poi la digitalizzazione delle Ferrovie dello Stato, con l’introduzione di tecnologie come gli innovativi sistemi di gestione del traffico basati su intelligenza artificiale, il monitoraggio in tempo reale delle condizioni dei treni e l’ottimizzazione dei percorsi.
Si è infine completata l’operazione restyling dei treni Av, con il processo di rinnovo estetico concluso per i convogli Etr 600 e 700 e per tutti gli esemplari di questi convogli che sono stati ripellicolati, abbandonando definitivamente l’ex livrea Frecciargento per allinearsi all’immagine del brand Frecciarossa. L’operazione è stata portata a termine in tempi relativamente brevi, grazie anche al minor numero di unità coinvolte e al fatto che la ripellicolatura ha riguardato l’intero treno senza particolari complicazioni tecniche.