by Fabrizio Condò | 20 Giugno 2024 11:49
Il cerchio dei rinnovi al vertice delle partecipate pubbliche è quasi chiuso. L’ultima tessera del domino, come riporta Il Corriere della Sera, dovrebbe essere quella di Stefano Donnarumma come amministratore delegato di Fs, al posto di Luigi Ferraris, che diventa così il candidato di Kkr per Netco, la società della rete ex Tim.
In attesa del via libera nell’assemblea del 27 giugno di Ferrovie, Palazzo Chigi e il vicepremier Matteo Salvini hanno dunque trovato la quadra sull’ex ad di Acea e Terna. Per la carica di presidente di Fs, in ballo Teo Luzi, attualmente comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Stefano Cuzzilla, presidente di Trenitalia e consigliere di Cdp Venture Capital, e Tommaso Tanzilli, consigliere Fs. Il governo avrebbe caldeggiato il ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta, che però avrebbe declinato l’invito.
Luzi, peraltro, è un nome papabile anche per la presidenza di Fincantieri, vacante da alcuni giorni dopo l’improvvisa scomparsa del generale Claudio Graziano[1]. Un eventuale incarico di Luzi, peraltro, richiederebbe una nuova nomina al vertice dell’Arma.
Il capitolo Rai vede in pole Simona Agnes per la presidenza, mentre il nuovo amministratore delegato sarebbe Giampaolo Rossi. In Cassa Depositi e Prestiti si va verso la riconferma di Dario Scannapieco nel ruolo di ad e di Giovanni Gorno Tempini come presidente, con Lucia Calvosa e Luigi Guiso in qualità di consiglieri. Nelle prossime settimane i partiti di governo dovranno trovare un accordo anche per il rinnovo degli organi sociali del Gestore dei servizi elettrici, Invimit, Fintecna, Open Fiber e Anas.
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