A pochi giorni dall’annuncio della cancellazione di 175mila pacchetti di viaggio del tour operator Fti Touristik, a partire dal 6 luglio, causata dal mancato raggiungimento di accordi “salva-package” che avrebbero mantenuto le operazioni per la stagione estiva, ci si concentra ora sul guadagno da poter realizzare con la vendita degli asset del Gruppo Fti.
Secondo Hosteltur, il curatore fallimentare Axel Bierbach ha avviato la ricerca di un acquirente per i brand alberghieri non direttamente coinvolti nella insolvenza del t.o., in particolare la catena e società indipendente Meeting Point Holding.
Sempre secondo le fonti del giornale spagnolo, già dall’agosto 2023 si starebbe cercando attivamente un’azienda a cui vendere l’intero settore della filiera alberghiera con la fattiva collaborazione dei vertici di Fti Hotels, ovvero del gestore che attualmente opera come società indipendente, sebbene appartenga al 100% al gruppo Ftio. Qualora si riuscisse a trovare il giusto referente per questa operazione rimarrebbero in vigore i contratti di locazione con gli albergatori dei cinque marchi del Gruppo, ovvero Labranda Hotels & Resorts, Design Plus Hotels, Kairaba Hotels & Resorts, Lemon & Soul Hotels e MP Hotels. Strutture situate alle Canarie, in Turchia ed in Grecia.
È poi di ieri la notizia di una nuova lettera che i vertici del Gruppo Fti hanno inviato a tutti gli albergatori dei suoi brand nella quale si rassicurano i partner e si chiede loro di pazientare ancora qualche giorno, almeno fino alla fine di giugno, per chiarire la situazione e trovare una soluzione che possa salvare la contrattualistica in atto. E quindi la stagione estiva.
Intanto pare che sia stata trovata una soluzione per il marchio in franchising di 250 agenzie di viaggi, Touristik Vertriebsgesellschaft mbH (Tvg), venduto a Raiffeisen Vertriebs GmbH, che ne è divenuto di fatto proprietario, salvando così l’attività di queste adv e il posto di lavoro di migliaia di dipendenti.