Continuano le operazioni solidali da parte del mondo del travel per la crisi umanitaria in Ucraina, con le due compagnie aeree Ita Airways e Air Europa e il gestore aeroportuale milanese Sea in prima linea, così come Costa Crociere, che ha offerto al governo italiano la nave Costa Magica come alloggio temporaneo per i rifugiati, qualora ce ne fosse bisogno.
Il nuovo vettore nazionale Ita Airways ha stretto una partnership con Unicef, aderendo attivamente alle iniziative destinate a supportare gli ucraini attraverso attività di coinvolgimento e sensibilizzazione dei dipendenti e dei clienti, utilizzando tutti canali di comunicazione a propria disposizione.
L’accordo ha come obiettivi: sostenere il programma di raccolta fondi dell’Unicef; sensibilizzare e stimolare la clientela ad aderire all’iniziativa; Ita Airways, oltre a partecipare attivamente alla donazione, ha preso l’impegno di inviare alla popolazione dell’Ucraina migliaia di coperte e piumini.
Quanto alla spagnola Air Europa, invece, la compagnia ha già inviato un primo carico di aiuti ai profughi della guerra in Ucraina, con un convoglio fatto di più di 300 coperte e 700 kit per l’igiene personale, capi di abbigliamento e prodotti necessari per la cura della persona. Il convoglio della CaixaBank Volunteer Association, tornando a Barcellona, ha consentito anche l’evacuazione di 200 rifugiati.
Infine Sea ha deciso di aiutare insieme a Fondazione Progetto Arca, Banco Alimentare e in collaborazione con Dhl Express Italy le famiglie ucraine rifugiate nei campi di prima accoglienza al confine con la Romania.
La prima spedizione è partita dall’aeroporto di Milano Malpensa con 4 mezzi, 3 camion e un monovolume. La seconda spedizione invece prevede di portare 13 tonnellate di materiali a Bucarest Otopeni.
E si arriva fino a Job for Peace, un’operazione di solidarietà avviata da Skål International Roma in stretta collaborazione con l’Anpa, l’associazione nazionale professioni alberghiere, a favore delle donne ucraine per dar loro un posto di lavoro nel turismo.
Il progetto è la risposta alla ricerca di sicurezza e dignità nel lavoro che in questo momento milioni di profughi stanno cercando in Italia e nell’Unione europea, e la conferma che il potere del sapere e della conoscenza possano rappresentare gli strumenti vitali internazionali per promuovere la pace e la comprensione tra i popoli.