La Farnesina si mobilita per rimpatriare gli italiani rimasti bloccati in Israele dopo l’attacco di Hamas. L’obiettivo è realizzare un ponte aereo, come scrive Il Sole 24 Ore e come ha confermato anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto a Restart su Rai3: «Stiamo facendo tutto il possibile – ha assicurato il vicepremier – Per gli italiani nell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv c’è un desk della nostra ambasciata che fornisce tutte le informazioni. L’ambasciata a Tel Aviv e il consolato generale a Gerusalemme stanno lavorando alacremente».
L’Unità di Crisi della Farnesina, su indicazione di Tajani, d’intesa con la Difesa, si è dunque attivata per favorire il rimpatrio di viaggiatori italiani, temporaneamente in Israele, rimasti a terra a causa della cancellazione dei collegamenti di linea. Per le giornate del 10 e dell’11 ottobre sono stati organizzati sette voli, tre attraverso Neos (la compagnia del Gruppo Alpitour), a tariffe calmierate, e quattro voli dell’Aeronautica Militare, in collaborazione con il ministero della Difesa. Servizi con cui saranno riportati in Italia circa 900 connazionali, in gran parte turisti e pellegrini in Terra Santa.
«Verranno imbarcati con un volo Neos 65 nostri clienti», aveva riferito a Il Sole 24 Ore Barbara Chiodi, direttore di Brevivet, tour operator specializzato in pellegrinaggi. «Faremo rientrare anticipatamente un gruppo di piemontesi in Galilea – assicurava don Massimiliano Arzaroli, presidente Opera diocesana pellegrinaggi di Torino – Intanto proseguono il loro itinerario in luoghi sicuri, poi saranno trasferiti a Tel Aviv».
Intanto l’Ufficio israeliano del turismo ha diffuso un comunicato in cui inoltra un video dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi, “dove potrete trovare il racconto di alcuni pellegrini prima della partenza con il volo Neos diretto a Verona”.
Sempre fronte aviazione, se gran parte delle maggiori compagnie aeree ha sospeso i voli da e per Israele, continuano a garantire servizi più o meno regolari le israeliane El Al è Israir, così come Ethiopian Airlines e Turkish Airlines.
La Bbc riferisce poi che Virgin Atlantic ha annullato otto collegamenti tra Tel Aviv e Heathrow fino a mercoledì: «La sicurezza dei nostri clienti e del nostro personale viene sempre prima. Il programma dei voli verso Israele sarà rivisto e riesaminato costantemente», riferisce un portavoce della compagnia. British Airways invece ha modificato i programmi di volo.
Nel corso della giornata, poi le agenzie di stampa hanno riferito di una salva di razzi lanciata da Gaza verso il centro di Israele, compresa l’area di Tel Aviv e l’aeroporto Ben Gurion. Fatto che rende ancora più tesa la situazione relativa ai rimpatri.
(notizia in aggiornamento)