by Redazione | 24 Febbraio 2022 17:06
Da un lato l’Italia che riapre i confini, dall’altro la guerra appena scoppiata in Ucraina[1]. Affronta entrambi i temi Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato del colosso del travel Alpitour World.
Il primo commento riguarda l’ordinanza che abolisce elenchi e corridoi[2], abolendo la quarantena al rientro dai Paesi extra Ue: «Siamo soddisfatti di questa decisione che ci consentirà finalmente di tornare a fare il nostro lavoro che per troppo tempo ha vissuto uno stato di sospensione. Con ritardo – afferma – ci allineiamo alle misure degli altri Paesi europei, sperando di poter velocemente recuperare la quota di mercato che avevamo pre pandemia».
Per Burgio «sarà un processo graduale, ma la risposta c’è ed è visibile. Stiamo, infatti, riscontrando un incremento importante degli ordini nelle ultime settimane, da quando l’andamento epidemiologico ha rallentato. La maggior parte degli ordini è per i prossimi due mesi, una notizia positiva che mostra quanto le persone abbiano voglia di viaggiare, tant’è che stiamo immettendo capacità addizionale su Egitto, Repubblica Dominicana e Maldive», fa sapere.
«Questo è un nuovo inizio anche per tutti i nostri partner, le agenzie di viaggi e l’industria del turismo tutta, che nel 2019 rappresentava il 13% del Pil italiano, e che ha lavorato instancabilmente per non cedere alla crisi e ora desidera solo tornare a essere protagonista e traino dell’economia del Paese», dichiara.
Non manca però un passaggio sull’invasione russa dell’Ucraina, per cui l’ad di Alpitour si dice «preoccupato e dispiaciuto». La notizia, commenta, è «giunta in un momento di speranza sul fronte sanitario, ma che mina la stabilità geopolitica: ciò che tutti noi ci auguriamo vivamente è che l’escalation a cui stiamo assistendo possa rientrare al più presto e ritrovare un dialogo tra le potenze mondiali. Osserveremo i prossimi sviluppi come tutti, confidando nel buon senso: il mondo ora ne ha più che mai bisogno».
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