Due facce della stessa medaglia. Il 17 gennaio l’associazione “I Borghi più belli d’Italia” ha presentato nella Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati «L’Italia (ri)nasce dai Borghi» di Antonio Luna e «The Most Beautiful Borghi of Italy», prima edizione della guida in inglese dei Borghi più belli d’Italia, edizioni Ser.
All’evento, introdotto da Fiorello Primi, presidente dei Borghi più belli d’Italia, è intervenuto fra gli altri il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.
«L’Italia (ri)nasce dai Borghi» illustra da un lato un Paese che trae origine da quei centri, risorti nel medioevo, che furono in grado di avviare la civiltà dei Comuni, il passaggio alle Signorie e la protezione dei Regni. Dall’altro offre una prospettiva di ripresa, alla luce dello spirito di comunità e dei valori civici, invitando a guardare all’Italia dei territori marginali come ad un’occasione di sviluppo da sfruttare.
La prima edizione della guida in inglese, «The Most Beautiful Borghi of Italy», prodotta con il contributo di Enit, nasce dal presupposto che il 2024 sarà dichiarato dal Maeci «Anno del turismo delle radici». E la bellezza dei Borghi – 335 quelli illustrati – è capace di generare economia, buon lavoro e sviluppo sostenibile se opportunamente tutelata, valorizzata e promossa. Ma è anche uno strumento per esortare gli italiani di seconda e terza generazione che risiedono all’estero – circa 80 milioni – a riscoprire le loro origini. Nel titolo è stato volutamente mantenuto il termine «borghi», senza traduzione: non esiste un termine equivalente in inglese che rispecchi il significato di «borgo».
Nella guida in inglese ci sono due sezioni dedicate ai prodotti e piatti tipici dei borghi e agli eventi della tradizione. La sezione «Did You Know?» (Lo Sapevi che?) racconta invece storie ed aneddoti dei borghi, più interessanti per un pubblico straniero.
«L’Italia (ri)nasce dai Borghi – spiega Antonio Luna – vuole propone nuove visioni e progetti per l’Italia del futuro, perseguendo un itinerario di coerenza con la missione dei Borghi più belli d’Italia».
«Da alcuni anni inseguiamo l’obiettivo di far diventare i Borghi uno degli elementi forti di un nuovo modello di sviluppo sostenibile e solidale – sottolinea Fiorello Primi – Serve una strategia nazionale con la quale investire ingenti risorse per garantire la sopravvivenza, il consolidamento e la crescita delle comunità dei Borghi che hanno bisogno di infrastrutture e di servizi. Con queste due opere vogliamo dimostrare che gli obiettivi prefissati potranno essere raggiunti».
«Borghi più belli d’Italia – conclude il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi – vuol dire consapevolezza di appartenere a una comunità che ha obiettivi comuni, che sono quelli di conservare l’Italia della bellezza, fatta di monumenti, ma anche di paesaggi, ambienti, spazi, luoghi, di rapporto fra la natura e i monumenti».