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Guida alle startup italiane del travel finanziate dal Mitur

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Servizi per il trasporto aereo, marittimo, per l’hôtellerie, per il turismo organizzato e tanto altro ancora nelle startup che hanno ricevuto agevolazioni e contributi dal Mitur. Buona parte di queste sono state presentate anche al recente Forum internazionale di Firenze, con giovani talenti che potranno fare la differenza nella filiera.

A partire da Herop (Layover) che, come spiega il ceo Fabio Cecchinelli, è una piattaforma che permette alle compagnie aeree di gestire le disruption in pochi clic attraverso un sistema basato su Ai per gestire emergenze operative e fornire assistenza ai passeggeri in caso di Irop (Irregular Operations), dai mancati imbarchi ad altri disservizi.

Travelin, guidata da Marta Grelli, è invece una piattaforma di accessibilità per musei, attrazioni e siti culturali, che aiuta le aziende a diventare più inclusive. Questo consente alle persone con disabilità di orientarsi in strutture che altrimenti potrebbero essere inaccessibili. Si rivolge agli alberghi, alla ristorazione, aeroporti, stazioni e alle agenzie di viaggi.

Un’altra startup orientata verso le nuove forme di turismo è Mapotapo che, come ci ha spiegato il cofondatore Antonio Cambise, è uno strumento web per gli appassionati di Outdoor, dove le guide di avventure sportive certificate possono digitalizzare le loro operazioni e raccogliere e gestire le prenotazioni, conoscendo anche nuovi possibili compagni di viaggio. Un marketplace che si occupa della commercializzazione e prenotazione, uno spazio dove le guide certificate e assicurate offrono o costruiscono i loro itinerari.

Altra particolare startup è Aloe, illustrata dalla confounder Julia Zheng: si tratta di un software plug & play per gli hotel che vogliono offrire servizi accessori e ancillari ai propri ospiti, da esclusivi servizi di noleggio e-bike, all’opportunità di esplorare le destinazioni preservando l’ambiente e immergendosi nella cultura locale. Esperienze, dunque, sia interne all’albergo che esterne.

Di grande appeal lo strumento Cora Hospitality che, come ci ha spiegato il suo ceo Federico Girelli, rappresenta un vero e proprio assistente digitale Ai per il controllo operativo di qualsiasi struttura ricettiva. Ottimizza le operazioni quotidiane, migliora il lavoro del personale, monitora e contiene i costi e semplifica la comunicazione tra i reparti. Si rivolge sia al settore ricettivo classico (alberghi indipendenti, di gruppo) ma anche extra-alberghiero.

Così come Weforguest, startup del traveltech che, come ha sottolineato il confonder Andrea Guzzo, consiste in un software omnicomprensivo per la gestione dei dati legati al mondo dell’ospitalità quali Crm, automazione e gestione dei flussi di lavoro, programma fedeltà e gestione dei ricavi. Un’architettura basata sull’Intelligenza Artificiale per dare uno strumento più automatizzato – ad esempio velocizzare i preventivi – per facilitare le vendite delle strutture ricettive.

A completare il rappresentativo gruppo di talenti presenti al forum di Firenze, Ulisses, presentato dal suo ceo Andrea Tartaglia: un software gestionale che permette di tracciare ingressi e uscite dai porti, semplificando la burocrazia e risolvendo i problemi legati al censimento dei diportisti.

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